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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

COME _________ FAREMO?!?!?

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Dopo la necessaria riunione papà-mamma per l’organizzazione settimanale, questa mattina in bicicletta, ho immaginato una ipotetica organizzazione settimanale del 2023. Già immagino i vostri commenti: “non ce la meni sempre di vivere il presente e tu cosa fai di proietti fra 5 anni?” . Si lo so predico bene e razzolo malissimo. Ma torniamo alla mia proiezione. TRE FIGLI La riunione papà-mamma serve a riportare alla realtà l’ingenuo papà che esce la mattina, rientra a pranzo, riesce e rientra alla sera e magicamente un milione di cose sono state fatte (e per questo nutro sempre più stima per la capacità che hanno le mamme nella gestione e nell'organizzazione dei figli). Si sta avvicinando la fine dell’anno scolastico e con lui la fine delle varie attività extrascolastiche e con loro le varie feste di fine anno, saggi ed eventi di vario genere. Se hai tre figli questi eventi si moltiplicano per tre. TRE FESTE PER TRE FIGLI Siccome siamo molto "bravi" (o ingenui, o sem

UNA BELLA SERATA

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Sabato sera io e 2010 siamo andati ad un concerto. Alla scuola di musica c'era una locandina che pubblicizzava un concerto con un gruppo di ottoni ed un coro composto da bambini delle scuole elementari e medie. Inoltre li accompagnava al pianoforte un mio vecchio amico con cui ho ho fatto non ricordo più quanti concerti (bei ricordi). Inoltre 2010 sta studiando canto in attesa che si liberi un posto nella classe di trombone. E' si, lei vuole imparare il trombone. Una splendida occasione quindi per portare 2010 ad ascoltare un concerto. SORPRESA Non sempre questi concerti piacciono ai bambini, per vari motivi: non sempre il genere musica piace, non sempre il gruppo è bravo a suonare (ed i bambini lo capiscono subito), bisogna stare seduti ed ascoltare in silenzio. Quindi ero anche pronto ad alzarmi ed andare via prima della fine. Invece, 2010 si è ascoltata, guardata, analizzata e commentato a sotto voce tutto il concerto. Era curiosa, interessata ed ha applaudito al term

OCCHI CHE BRILLANO

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Quando si dice che la felicità si nasconde dietro la semplicità è proprio vero. Questa mattina mi sono ritrovato a guardare 2010 felice come non mai, con due occhi che brillano che continuavano a guardarmi in attesa di qualcosa. Non so se si aspettava un "NO", sta di fatto che il mio lasciar correre l'aveva presa in contropiede e quello che stava facendo la rendeva felice. PICCOLE COSE CHE RENDONO FELICI Adesso vi spiego cosa è successo. Il Giovedì accompagno 2010 a scuola e siccome 2013 viene accompagnata dalla mamma e non devo ritirarla a pranzo, prendo la "mia bici". Perchè dico la "mia bici", perchè l'ho trovata come fondo di magazzino di un negozio di bici destinata alla discarica e l'ho risistemata ed adesso è una bellissima bici da pista anni 70. Ogni volta che la prendo 2010 vuole salirci ed io dico "NO". Ogni tanto gliela lascio spingere. Ed oggi 2010 ha preso l'iniziativa, ha messo un piede sul pedale ed ha iniziato a

TUTTO SOTTO CONTROLLO

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A tutta la famiglia piacciono le gite, e quindi i sabati o le domeniche si cerca di organizzare sempre una escursione. Inoltre noi non siamo molto abitudinari, ossia ogni volta cerchiamo un posto nuovo. Abbiamo alcune mete che riutilizziamo in caso di poca voglia di cercare posti nuovi, però tendenzialmente andiamo alla scoperta. Come vi ho già raccontato, settimana scorsa siamo andati alla ricerca di vecchi castelli tra leggende di cavalieri e principesse, mentre questa settimana siamo andati alla ricerca di noi stessi in un bellissimo percorso tematico dedicato a S.Martino. In queste due gite, grazie all’assenza del passeggino, ci siamo inoltrati di più nel bosco e quindi abbiamo percorso i classici sentieri segnati con colore e numero (sugli alberi o sulle rocce). UN PO' DI AVVENTURA Quindi un pò di avventura in più. In queste due occasioni è emerso nuovamente un aspetto che stavo già osservando da un pò di tempo. Il diverso modo di gestire l’imprevisto. Cercando spesso pos

RAPPORTI A DUE

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Nonostante siamo in cinque in famiglia, oggi vi parlo dei rapporti a due. Per rapporti a due intendo il rapporto genitore/figlio in particolare nel mio caso il rapporto papà/figlia. Il rapporto tra me e 2010 é fatto di altissimi e bassissimi. Ci sono giorni in cui andiamo perfettamente d’accordo e ci divertiamo un sacco e ci sono giorni in cui non sappiamo fare altro che litigare. Questi nostri altissimi e bassissimi fanno girare le scatole anche al mio amore, che spesso ci fa notare che non ci sopporta più quando litighiamo. Ma perchè alcuni giorni sono top ed altri sono flop? È normale direte voi che ci sono giorni buoni e giorni meno buoni, ma nel mio caso le situazioni non sono casuali. C’è un preciso fattore scatenante che spiega il perchè. Il perchè è molto semplice, abbiamo un leggerissimo problema di ruoli. Quando siamo io e 2010 i ruoli sono semplici io sono “papà” lei é “figlia”. Io ho a che fare solo con lei, lei ha a che fare solo con me. Tutto è molto semplice. Quando s

BAMBINI ED ETICHETTE

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In questo post spero di racchiudere il mia personalissima opinione su come i bambini di questo millennio siamo costretti ad una costante etichettatura. La società di oggi ha la necessità di ordinare e catalogare tutto, e tra il tutto rientrano, per loro sfortuna, anche i bambini. Il perchè si è arrivati a questo punto è difficile da sintetizzare però vi propongo una serie di esempi che possono illustrare questa evoluzione o involuzione. LA SCUOLA Il mio percorso scolastico è durato 20 anni (escludendo l’asilo dal mondo della scuola), quindi posso dire che la scuola la conosco molto bene. In questi 20 anni ho conosciuto un sacco di insegnanti (maestri, professori, docenti) ed ho avuto anche la s-fortuna di vivere direttamente o schivare per un pelo alcune importanti riforme scolastiche. Le varie riforme scolastiche hanno sempre cercato di uniformare il mondo scolastico. Alle superiori il mio indirizzo prevedeva 43 ore settimanali e la riforma le ha portate a 36 (senza ovviamente

NINNA NANNA MAMMA

“Ninna nanna mamma tienimi con te nel tuo letto grande solo per un po’ una ninna nanna io ti canterò e se ti addormenti, mi addormenterò” Mai strofa è stata più vera. Ogni volta che la mamma cerca di addormentare le bimbe se non chiude anche lei gli occhi, difficile addormentarle in tempi ragionevoli. Così occhi chiusi anche lei e…..si addormenta anche la mamma, probabilmente prima delle bimbe. “Ninna nanna mamma insalata non ce n’è; sette le scodelle sulla tavola del re. Ninna nanna mamma ce n’è una anche per te dentro cosa c’è solo un chicco di caffè” Spirito di sacrificio tipico delle mamme. Tutti hanno da mangiare tranne lei. Prima le figlie e poi se si ricorda esiste anche lei. Per lei solo un chicco di caffè. La giusta carica per tirare avanti. "Dormono le case dorme la città solo un orologio suona e fa tic tac; anche la formica si riposa ormai, ma tu sei la mamma e non dormi mai" Altra strofa verissima. Tutti dormono, tranne la mamma

UN FOLLETTO NOTTURNO

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Da qualche settimana, puntualmente, arriva a trovarci nel lettone un folletto notturno. Silenzioso (a volte anche non troppo), nella notte, si intrufola nel lettone. Questo folletto notturno è 2013. Lei che non ha mai voluto addormentarsi nel lettone, lei che ha sempre preferito il suo lettino, in questo periodo si sveglia di notte, ha paura, e viene nel lettone. PAURA Di cosa ha paura? Lei dice di aver paura del gatto. Quando si sveglia il gatto è sempre li a guardarla. Gli occhi del gatto gli fanno paura, perchè si vedono anche di notte. In effetti il gatto ha sempre preferito lei alle altre sorelle. Forse, perchè non si muove molto quando dorme, mentre le altre nemmeno quando dormono stanno ferme. LETTONE Sta di fatto che per questa paura lei arriva nel lettone. All’inizio abbiamo provato a farla riaddormentare nel suo letto. Ci si sdraiava accanto cercando di tranquillizzarla e si attendeva che si riaddormentasse, ma il risultato erano poche ore di sonno sia per noi sia per

UN SOLE INASPETTATO ED UNA GRADITA NOVITA’

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Questa domenica non avevamo organizzato nessuna gita. Il meteo prevedeva pioggia e temporali. Invece, domenica mattina ci sveglia un caldo sole. Il mattino andiamo a fare la spesa e visto che il sole (che non doveva esserci) non era ancora sparito dietro qualche nuvolone, decidiamo di andare a fare una passeggiata nel bosco. Optiamo un per un percorso circolare tra rovine di castelli, che non avevamo mai fatto, perchè non è possibile percorrerlo con il passeggino. E visto che è da otto anni che abbiamo sempre un passeggino, non avevamo mai avuto l’occasione per avventurarci in questo sentiero tematico. UNA GRADITA NOVITA' Questa volta il passeggino non lo abbiamo portato, un pò perchè mi sono rotto di spingere su per i monti il passeggino, un pò perchè il passeggino dopo 8 anni di sentieri e 3 bambine inizia giustamente a dare dei segni di cedimento, ed un pò perchè 2016 si è rotta del passeggino. Tutte queste “rotture” hanno portato all’acquisto di uno zaino porta bambino. E qu

GUARDA COSA SO FARE !

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Domenica scorsa siamo stati ad un battesimo. Al rinfresco, le bimbe, dopo che si erano saziate al buffet, hanno iniziato a giocare e correre intorno ai tavoli. Per evitare “incidenti” con i camerieri le ho chiamate a raccolta e siamo andati a giocare sul prato vicino. Durante queste feste mi fa piacere intrattenere le mie bimbe, anche perchè di solito a queste feste mi sento un pò un pesce fuor d’acqua. Quando inizio a giocare con le mie bimbe capita spesso e volentieri, che anche gli altri bambini si aggregano e mi ritrovo a fare l’animatore di un gruppetto di bambini che non vedevano l’ora di poter giocare liberamente. In queste situazione ci sono alcuni aspetti che mi fanno sempre riflettere. I bambini iniziano subito a raccontarti qualcosa Ogni volta che mi trovo in queste situazione c’è sempre un bambino che inizia a parlarti delle sue cose. Cosa ha fatto, cosa ha comprato, il suo gioco preferito, etc. Ti accorgi proprio come alcuni bambini abbiamo la necessità di raccontare,

PROBLEMI... SEMPRE PROBLEMI

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Mia nonna diceva sempre “bambini piccoli problemi piccoli, bambini grandi problemi grandi”. Ed io mi chiedevo, ma questi bambini che siano grandi o siano piccoli portano sempre dei problemi? Diciamo che la parola sempre non è corretta però avere figli comporta anche la presenza di problemi. Di vario tipo, di diversa entità ed importanza. Ma c’e sempre un problema. SEMPRE PROBLEMI Ecco ora vi racconto il mio rapporto con i problemi. Io ho una mente molto matematica. Estremamente razionale. Quindi un problema deve avere una soluzione. Lo so a volte i problemi non necessitano di una soluzione, ma semplicemente la consapevolezza e l’accettazione. Ma adesso non sto scrivendo un articolo di "Mindfullness", ma l’illustrazione di come funziona il mio cervellino. RISOLVERE Torniamo ai problemi. Ecco io ho sempre cercato di risolvere i miei problemi con la logica matematica. Dato un problema, abbiamo i diversi dati di partenza e le incognite (che sono la risoluzione del problema)