RAPPORTI A DUE

Nonostante siamo in cinque in famiglia, oggi vi parlo dei rapporti a due. Per rapporti a due intendo il rapporto genitore/figlio in particolare nel mio caso il rapporto papà/figlia. Il rapporto tra me e 2010 é fatto di altissimi e bassissimi. Ci sono giorni in cui andiamo perfettamente d’accordo e ci divertiamo un sacco e ci sono giorni in cui non sappiamo fare altro che litigare. Questi nostri altissimi e bassissimi fanno girare le scatole anche al mio amore, che spesso ci fa notare che non ci sopporta più quando litighiamo.

Ma perchè alcuni giorni sono top ed altri sono flop?

È normale direte voi che ci sono giorni buoni e giorni meno buoni, ma nel mio caso le situazioni non sono casuali. C’è un preciso fattore scatenante che spiega il perchè. Il perchè è molto semplice, abbiamo un leggerissimo problema di ruoli. Quando siamo io e 2010 i ruoli sono semplici io sono “papà” lei é “figlia”. Io ho a che fare solo con lei, lei ha a che fare solo con me. Tutto è molto semplice. Quando siamo io, il mio amore, 2010, 2013 e 2016 i ruoli sono un pò diversi. Parafrasandoli in termini marinareschi, io sono il capitano, 2010, 2013 e 2016 sono semplici marinai ed il mio amore è l’ammiraglio anzi il capo di stato (così sopra non ha nessun altro nella gerarchia). Ognuno di noi ha a che fare con altri quattro componenti. E le cose si complicano, e di solito 2010 é quella con maggiori difficoltà a trovare o accettare il suo ruolo.

RAPPORTI

Fin da quando era piccola e figlia unica 2010 é sempre stata cosi. Già il rapporto a tre, papà, mamma, figlia per lei era complesso da gestire. Poi il rapporto è diventato a 4 con 2013 e poi a 5 con 2016. Per tanto tempo questo problema lo abbiamo chiamato gelosia, ma in realtà è una questione un pò più complessa. Ma torniamo ai rapporti a due.

SEMPLICITA'

Ma cosa ha di particolare un rapporto a due? La semplicità. In un rapporto a due 2010 deve gestire solo me. Attenzione non è che mi comanda a bacchetta, ma deve solo gestire tutti gli input che arrivano dal sottoscritto. Sia verbali, sia non verbali. Non ci sono interferenze, gli input sono chiari (nel mio caso parlare di chiarezza è un eufemismo), unidirezionali e tendenzialmente non si sbaglia. Facile!

Infatti chiunque ha a che fare con 2010 in un rapporto a due trova in lei un partner ideale anche per fare cose molto complesse. L’importante che rimanga un rapporto a due. Se arriva il terzo la situazione cambia completamente e spesso diventa difficile da gestire. Sparisce la semplicità, ci sono interferenze, altri input non sempre chiari e multidirezionali e si può sbagliare. Quindi il tutto diventa difficile.

SOLUZIONI

La soluzione è ancora in alto mare, però le belle giornate in cinque sono sempre più frequenti, e questo vuol dire che non esiste una soluzione, ma tante. Tutte giuste e tutte sbagliate. Bisogna solo aver la fortuna di trovare la soluzione giusta al momento giusto. Facile.

Commenti

  1. Difficile si, gestire i rapporti quando si è tutti insieme. Anche qui I bimbi faticano a gestirsi quando la tribù è al completo.
    Ma Marito ed io cerchiamo di darci una mano cercando sempre di avere coerenza educativa e di supportarci a vicenda anche se, in quel momento non siamo d'accordo sull'azione educativa dell'altro.
    Ne discutiamo poi.
    E vedo che sta funzionando.
    Vedrai che troverete il vostro equilibrio pure voi!

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  2. Ciao Silvia,
    grazie per il commento. Essere coerenti credo anche io sia molto importante per evitare messaggi contrastanti che possono generare confusione nei bambini. A volte però gli stati d'animo e le emozioni ti portano un pò dove vogliono.
    Un saluto
    Lorenzo

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