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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

PAPI SPIELEN???

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Sabato mattina la piccola 2016 mi ha chiesto di giocare con lei un sacco di volte. Ma siccome pomeriggio c’era la festa per il suo compleanno con nonni e zii, allora ero in fase “pulizie generali” (il mio amore era con 2010 a cavalcare prima ed a fare la spesa poi). E’ sì, quando arrivano i nonni bisogna ripulire e riordinare tutta casa, giusto per evitare commenti e giudizi. UN PICCOLO PASSO INDIETRO Questa settimana è stata un pò particolare ed un pò frenetica. Niente di particolare semplicemente il campo estivo in inglese di 2010 iniziava alle ore 9.00. Nessuno problema se il mio amore era ancora a casa, ma fortunatamente ha ricominciato a lavorare. Io inizio alle 8.00, le inizia alle 8.30, e quindi 2010 va al corso con i nonni. Semplice no. Se leggete questo articolo, capirete che non è così semplice . Una settimana mi è sembrata un mese. VOGLIA DI GIOCARE Ma torniamo a 2016. Non vedendomi quasi mai durante la settimana era contenta di avermi tra i piedi sabato mattina, e q

BUON GIORNO

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Domenica mattina sono stato svegliato da piccoli talloni laboriosi che camminavano "silenziosi". Dei folletti si stavano aggirando nella cucina. Noncurante del pericolo che possono portare dei folletti laboriosi in cucina, mi sono girato dall’altra parte ed ho continuato pigramente a dormire. Dopo un po’ siamo stati svegliati ed invitati a colazione. Ci siamo alzati, io ed il mio amore, ci siamo guardati come per dire “ speriamo in bene ”, siamo entrati in cucina ed abbiamo trovato un tavolo apparecchiato per la colazione. Meglio che in un Grand Hotel. 2010 e 2013 hanno preparato la colazione. E lo hanno fatto proprio bene. COLAZIONE IN FAMIGLIA Abbiamo fatto colazione tutti insieme, 2010 ci ha serviti, e poi serene sono andate a giocare. A me ed al mio amore non sembrava nemmeno vero. La mattina è proseguita tranquillamente. Poi dopo pranzo siamo andati a vedere volare le aquile in un centro avifauna vicino a dove abitiamo. Passeggiata tranquilla. Bimbe tranquille. Qualc

LA QUADRATURA DEL CERCHIO (o forse no)

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Ieri sera una frase mi ha fatto pensare molto, e forse mi ha fatto capire la necessità di cambiare punto di vista nella gestione di tutti gli aspetti che riguardano il mio rapporto padre/figlie. “... ma cosa credevi potesse fare una bambina di 8 anni …” Ecco la frase. Forse così non ha molto senso e quindi facciamo un piccolo passo indietro. Una cena come le altre Ieri sera a cena, ad un certo punto, ho chiesto a 2010 di andare in cucina a prendere le verdure ed il pesce che avevo preparato. Lei lo ha subito fatto e quando è tornata ha detto: “oggi sparecchio e lavo io i piatti”. “OK”. Gli abbiamo lasciato carta bianca. Risultato: si é dimenticata l’esistenza della lavastoviglie ha versato il detersivo per terra cercando di aprire il contenitore ha lavato tutta la cucina (e non solo le stoviglie) ha lavato tutto il salotto cercando di raccogliere il detersivo dei piatti per terra con acqua e mocio (si poteva giocare a calcio saponato) Io non ho proferito paro

UN BUCO NERO

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Non si dovrebbe mai descrivere le emozioni a caldo, o forse è meglio farlo, perchè alla fine quello che senti è immediato, il resto sono solo ragionamenti. Quando tutto sembra perfetto, quando pensi “che bello essere qua”, ecco che 2010 parte per la tangente per i motivi più insignificanti. Non è la prima volta che succede e per questo che la cosa mi fa ancora più male. MOMENTI DI FELICITA’ E’ vero, la felicità risiede nelle cose più banali. Ad esempio oggi eravamo in balcone, io trattenevo 2016 dalla sua voglia di camminare sul tavolo, 2010 stava costruendo un chitarra con una scatola di scarpe e degli elastici, e 2013 la guardava e la assisteva. Un momento molto banale, ma io mi sentivo felice, tutti avevano il sorriso e tutto era perfetto così come era. E’ bastato pensarlo che: “dammi lo scotch!” grida 2010 a 2013, “non ce l’ho”, risponde lei. “Lo stavi usando un secondo fa” dico io “Spero che non lo hai fatto cadere sul balcone di sotto” continuo io. “Non sono stata io!” perde

UN LUNEDÌ UN PO' SPECIALE

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Lunedì è stato un giorno un po' particolare. Un giorno di cambiamenti. Tre su cinque hanno iniziato qualcosa di nuovo, ed i restanti due hanno continuato il loro tram tram quotidiano, anche se leggermente modificato, perchè le novità hanno necessitato di una sostanziale riorganizzazione. Domenica sera gli umori erano un po' altalenanti in sostanza le cose dette più vere sono state: “ho paura…”, “anche io ho paura….”, mentre quella meno vera è stata “...io invece no….”. NUOVE AVVENTURE Lunedì 2013 ha iniziato l’asilo estivo, e come tradizione, ho impiegato ca. 30 min a lasciarla piangente nelle mani della maestra. Come vi ho già raccontato, 2013 ha bisogno di un po' di tempo in più degli altri per concedere la propria fiducia . Già ieri sera aveva detto “ho paura…”. Il fatto che l’avesse detto, era per me una cosa importante. Riconoscere di avere paura è il primo passo per diventare coraggiosi e superarla. Però lunedì mattina, la sua paura ha preso il sopravvento e n

LE DOMANDE CHE NON TI ASPETTI

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2013 è in una fase di grande crescita, sia fisica sia psicologica. Sta cambiando così velocemente che anche lei è un pò turbata. Via avevo raccontato un pò di tempo fa ( se non vi ricordate leggete questo post ) che  2013 di notte si infila nel nostro lettone. Questo era il primo segnale di questo suo turbamento. Alla domanda "come mai vieni nel lettone?", la risposta era sempre la stessa "ho paura". PAURA "Di cosa hai paura?". Ha questa domanda non sapeva rispondere, o meglio non sapeva dare una risposta precisa. Un giorno aveva paura dell'ombra del passeggino, una volta della lucetta notturna, ed ultimamente aveva paura delle balene. La paura delle balena è un pò insolita. Ogni tanto mi chiedeva, anche durante il giorno, "ma le balene ci sono in questo fiume?", "cucciola le balene vivono nel mare, non nei fiumi". "Ma i delfini mordono?", chiede lei "solo per difendersi" rispondo io. Per qualche giorno abbi