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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Ospedale

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In questi ultimi post sto vomitando tutti i pensieri dei giorni dopo l'incidente. Oggi vi parlo di cosa si sente e di cosa si ascolta all'ospedale. Non avevo molta voglia di ascoltare, ma credo che inizio a farlo in automatico il che è positivo, ma ha i suoi risvolti negativi (ne riparlerò un altro giorno). Una fabbrica Ho la fortuna di vivere in un posto dove il livello della sanità pubblica e molto alto. Per lavoro ho collaborato alla progettazione e costruzione di molte strutture sanitarie locali, quindi posso dire che dal punto di vista strutturale abbiamo ottime strutture ospedaliere e gli investimenti pubblici soni notevoli. Non interessandomi di politica non conosco le questioni logistiche organizzative dell'unità sanitaria locale, ma per esperienza diretta credo che ci siano un po' di problemi. La percezione avuta è quella di essere in fabbrica. Al centro c'è la malattia, e l'obiettivo è curarla il prima possibile. Il malato In questo modo però c

#maipiùsenzacasco #maipiùsenzaseggiolino #maipiùimprudenza

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Io e 2010 ci siamo ritrovati per terra. Ho sentito urlare, piangere. Ho visto tanta paura. Ho sentito tanto dolore. Persone sconosciute e conosciute ci hanno chiesto "tutto bene?". "Certo, non e niente". È l'adrenalina che parla. Persone sconosciute e conosciute non ci hanno creduto e ci hanno aiutato, altre ci hanno creduto e sono andare avanti per poi raccontare cosa hanno visto a chicchessia. Quando vedi tua figlia sporca di sangue urlare e chiedere della mamma, l'unica cosa che puoi fare e trasformare tutto in normale. Ma tua figlia vede che stai solo tremando. Tutta colpa mia, questa e l'unica frase che ti ronza in testa. Quando ti trovi in queste situazione scopri: 1. Che tua figlia e più forte di te 2. Che tua figlia sa quali sono le priorità quando ti dice " l'importante e che siamo qui insieme" 3. Che ci sono persone buone pronte ad aiutare 4. Che non puoi controllare tutto Per fortuna all'ospedale 2010 è sempre

Ascoltare il dolore (quello fisico)

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Eccomi di ritorno sul blog, dopo un po di assenza. Per fortuna niente di grave. Una frattura, una lunga attesa, una operazione ed adesso in fase di recupero. In questi giorni ho avuto modo di sentire un sacco di dolore e poi visto che occupava gran parte del tempo, di ascoltarlo. Provo a parlare di come ascoltare il dolore. Si può ascoltare il dolore? In questo post parlo del dolore fisico. Ci sono tanti tipi di dolore. Quello che ho conosciuto in questi giorni è il dolore fisico. Lo avevo già provato 25 anni fa, ma per fortuna è una cosa che non conosco bene. Il dolore è sempre meglio ascoltarlo e non contrastarlo. La tensione muscolare non aiuta ad alleviare il dolore. Stare per 5 giorni con una frattura scomposta in attesa di una operazione non è facile. Il dolore è molto. Gli antidolorifici aiutano, ma non eliminano il male. In questi giorni mi sono concentrato molto sul dolore, ma non è il modo di ascoltarlo. Il dolore fisico Una cosa che ho notato è che il dolore diminu

L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA

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Ed anche queste festività giungono al termine. Domani mattina si ricomincia con il solito tran tran. Dopo due settimane nel ruolo di papà a tempo pieno (io ero in ferie, mentre mia moglie ha sempre lavorato) con le mie tre pesti è giunta l'ora di tirare le somme. Sicuramente non sono state due settimane facili, ma nemmeno difficili. Ci sono stati alti e bassi. Momenti positivi e momenti negativi. Ho avuto la possibilità di ascoltare molto. Alcune cose sono state difficili di ascoltare, altre invece sono state molto positive. PARTIAMO DAGLI ASPETTI POSITIVI Intanto ringraziamo Gesù Bambino, perchè quest'anno ci ha proprio azzeccato con i regali (gli ho dato un grosso aiuto). Mi sono sentito proprio un bambino a spacchettare i regali e poi a montarli.             Che dire per molti non avranno alcun significato queste foto, ma molti altri capiranno subito. Piccoli particolari che rendono felici. Altra cosa che mi ha fatto molto piacere è vedere 2010 che sta diventand

TAG: I miei film di Natale

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Eccomi qua a parlare dei "miei film di Natale", grazie all'invito di Giulia ( Mammavvocato ) per il TAG: I miei film di Natale preferiti. Le regole del tag sono le seguenti: 1) elencare i film che ci stanno più a cuore fino a un massimo di cinque film per categoria. Le categorie sono due: film classici/romantici e film comici; 2) passare ad avvisare Mariella quando sarà pubblicato il post lasciando un commento sul suo blog, qui ; 3) taggare almeno altri tre blogger. Premesso che io non sono un gran amante del cinema, solitamente la scelta dei film è compito di mia moglie e delle bimbe, che sono amanti dei grandi classici. Ecco quindi la nostra classifica per la categoria classici e comici. FILM CLASSICI 5. 20.000 leghe sotto i mari Nell'odierna cinematografia dove gli effetti speciali rendono reale l'irreale, è bello vedere un film dove la fantascienza è molto vicina alla fantasia. 4. Il giro del mondo in 80 giorni Lunghissimo, ma non

STAFFETTA

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Ho finito il 2018 con una metafora sportiva ed inizio il 2019 con un'altra metafora sportiva, la staffetta. Le mie bimbe sono abili staffettiste ed il testimone si chiama irragionevolezza. Se la passano con regolarità a prescindere dall'età. Avere tre figlie distanti tra loro di circa 3 anni, comporta una dilatazione dei vari periodi topici dell'età (perchè quando finisce una inizia l'altra e poi l'altra ancora), ma devo dire che l'irragionevolezza non ha età, e per noi è quasi (per quest'anno vorrei eliminare dal vocabolario la parola sempre ed il suo contrario) una costante. Irragionevolezza Cosa è la irragionevolezza? Se continuiamo con le metafore, l'irragionevolezza la vedo come un fiammifero. Si accende facilmente e dopo un po' si spegne.... se rimane all'aria.... ma se è vicino ad un esplosivo o ad un combustibile.... sono guai. Se invece usciamo dalle metafore, l'irragionevolezza è la qualità di colui o colei che si oppone a qu