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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

NECESSITA' DI CAMBIARE

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Io sono una persona per certi versi molto costante, non amo i cambiamenti. Alcuni potrebbero dire statica o pigra, ma a me piace di più il termine costante. E' più positivo. E poi il blog è mio, non posso mica utilizzare aggettivi negativi per descrivermi. A parte gli scherzi e l'ironia di basso livello, torniamo all'argomento del post. Si parlava della mia costanza. Se fossi un grafico sarei una linea orizzontale, con qualche gradino. Le cose mi durano e le uso per lungo tempo. Fino a che non si rompono e/o non riesco più a ripararle le tengo. Tra le cose metto dentro un pò di tutto. Vestiti, elettrodomestici, elettronica, arredamento, auto, moto, bici, etc. Non riesco a cambiare qualcosa solo per il gusto di farlo. La cambio se serve. Se è necessario. CAMBIAMENTI Sarà che i cambiamenti non mi piacciono molto. Oppure semplicemente, perchè mi hanno inculcato per bene e per benino il concetto di risparmiare. Per questo ringrazio da un lato, ma maledico dall'altro i m

You Tube a scuola. Dubbi e perplessità.

Ieri a cena 2010 mi dice: " Oggi a scuola abbiamo ascoltato le canzoni di Sanremo ". Già l'anno scorso lo facevano e ne ho parlato in questo post .  " E chi avete ascoltato? " " Achille lauro " " Cosa??????, ma siamo impazziti???? E c'era il maestro?!?!? Ma come si fa!!!!! ". La rabbia per la stupidità del maestro non sono riuscita a trattenerla. Non sono riuscito a stare zitto. E chi ne ha fatto le spese? 2010 e la possibilità di dialogo con lei. Leggerezza Non mi ricordo che canzone era l'anno scorso, ma il testo era complesso da capire per dei bambini di 7 anni. E quest'anno. Achille Lauro. La cui canzone non ritengo idonea da ascoltare a scuola se non viene fatto un approfondimento dal maestro. Tantomeno guardare il video. Ritengo l'ascolto di certe canzoni ed il vedere il relativo video a scuola sia inopportuno. Specie durante la lezione. Ed ad una classe di bimbi di 8 anni. Una leggerezza da parte del maestro che non

IL POTERE DI UNA GOCCIA

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Rimango sempre affascinato del potere di una goccia. La natura offre esempi straordinari di cosa possa fare una goccia. Basti pensare che una goccia può modellare la roccia. Servono milioni di anni è vero, però alla fine è la roccia a cedere non la goccia. Le gocce sono in grado di creare monumenti naturali di straordinaria bellezza (provate ad entrare in una qualsiasi grotta, dalle più famose alle più sconosciute, lo spettacolo è assicurato). Anche la malvagità umana ha scoperto il potere delle gocce utilizzandole come metodo di tortura. UNA GOCCIA Ma cosa è una goccia. Una cosa piccola. Imprendibile. Appena la tocchi non è più una goccia. Appena tocca terra diventa parte della terra e sparisce. Ed allora come fa una cosa così impalpabile ad avere così tanta forza. E' proprio questa la caratteristica che la rende forte. Non gli si da importanza. Lei può lavorare con costanza. Ci si accorge di quello che ha fatto quando è ormai troppo tardi per correre ai ripari, e si può so

COME SUPERARE LA RABBIA

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Ultimamente ci sono state situazioni che mi hanno fatto riflettere sulla rabbia e su quello che c'è dietro la rabbia, ma come superare la rabbia? Un capitolo di un libro che sto leggendo adesso (lo sto rileggendo una seconda volta perchè non è facile metterlo in pratica) dal titolo " Le parole sono finestre oppure muri " (di Marshall B. Rosenberg) parla proprio della rabbia. L'ho letto e riletto ed ho provato a trasformare questo capitolo in un disegno, così da spiegarlo anche alle mie bimbe. UN MURO La rabbia l'ho immaginata come un muro, più alto di noi, che non ci permette di vedere cosa c'è dietro. Poi ho pensato ai gradini (di cui parla il libro) come ai pioli di una scala appoggiata al muro proprio per superare la rabbia. Vicino ad ogni piolo ho scritto i passi per come superare la rabbia, in modo comprensibile anche per le mie bimbe. Visto che il disegno mi era venuto bene (essere a casa in malattia ti permette di fare cose che altrimenti non f

NON VOGLIO ETICHETTE, "IO SONO IO"

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A 2016 gli abbiamo dato un nome di origine ebraica che ha un significato ed una storia molto importante (anche se abbiamo ricevuto molte battutine, perchè utilizzato anche da un detersivo, una società fornitrice di elettricità, un cartone animato, ma come si sa è meglio non badare all'ignoranza). 2016 è anche molto orgogliosa del suo nome, è piccolina ma ha un carattere forte. Lei è lei e guai ad abbinarci delle etichette, anche se sono vezzeggiativi positivi. IO SONO IO "Sei un pò birichina oggi" "No birichina, io sono 2016" (....ovviamente non dice il suo anno di nascita, ma il suo nome....) "Dai patata vieni a vestirti" "Non sono patata, io sono 2016" "Sei la topolina del papà?" "No topolina, io sono 2016 Potrei andare avanti all'infinito. 2016 non accetta etichette, nomignoli, vezzeggiativi, confronti. Lei è lei. ETICHETTE Questa sua caratteristica innata, o meglio questa sua posizione nei confront

PAURE

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Avevo già parlato della paura , ma gli ultimi eventi mi hanno fatto nuovamente riflettere su questa emozione. Ho notato una differenza tra le paure ancestrali, e le paure che nascono a causa di eventi. Nei bambini, questa differenza è molto netta, mentre crescendo le differenze si nascondono. Una cosa però unisce tutte le paure. E' l'incapacità di razionalizzare un evento. La paura ti porta a vivere istintivamente, la mente si spegne, l'istinto prende il sopravvento. Questo è il motivo per cui una persona "normale" può reagire in modo diverso di fronte ad una paura. C'è chi piange, chi si nasconde, chi scappa, chi si trasforma in una specie di eroe, chi la affronta, etc. Questo è il motivo per cui alcuni professionisti devono allenarsi costantemente in situazioni estreme per poter rimanere sempre lucidi, ed evitare che la paura prenda il sopravvento. PAURE ANCESTRALI 2013 e 2016 sono principalmente condizionate da paure ancestrali. La paura di rumori improv

COSA VOGLIO FARE DA GRANDE

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In questi mesi l'argomento lavoro ha occupato molte chiaccherate/discussioni in famiglia. Un giorno 2010 ha preso la parola e con molta sicurezza ha detto: "sapete cosa voglio fare da grande" "da grande voglio fare la pasticcera" La mamma, con la quale aveva già parlato di cosa volesse fare da grande gli dice: "Bello, ma non volevi fare l'illustratrice di libri per bambini" 2010 con grande calma risponde: "Si mamma, quello lo farei il pomeriggio. La mattina faccio la pasticcera, il pomeriggio disegno. Poi il fine settimana faccio l'insegnante di equitazione" . PASSIONI Beh, lo spirito imprenditoriale non le manca. La sua idea non fa una piega. Ha trasformato le sue attuali passioni in lavoro, e si è tenuta tutte e tre le opportunità aperte. Da giovane sono sempre stato spronato a studiare e laurearmi. E l'ho fatto. Sono un ingegnere ed i miei genitori sono orgogliosi che lo sia. "Vedrai che da ingegnere trovi facilm

ARTIST AT WORK

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Oggi vi voglio parlare di una delle passioni di 2010. Stavo per scrivere "il disegno", ma la sua passione/interesse supera i limiti del disegno, meglio scrivere "l'arte". 2010 è appassionata di arte. Come tutti i bambini (almeno questa è una mia credenza) la sua passione non è legata all'arte degli altri, ma a fare "arte". Lei ha un forte bisogno di creare, disegnare, pitturare, costruire e poi distruggere (applica il concetto del mandala a tutto quello che fa). Se vogliamo conservare qualche sua realizzazione siamo costretti a rubarla e nasconderla (che genitori degeneri). ARTE 2010 poi non solo è interessata a fare arte, lei ha un carattere tipico degli artisti (che ne so io dei caratteri degli artisti). Genio e sregolatezza (sono così gli artisti?). Allora come far uscir fuori tutto il suo essere artista? Come spesso accade al papà e balenata in testa una idea malsana (tutto perchè avevo finito la pittura murale). Ma andiamo con ordine. VAC