UNA BELLA SERATA



Sabato sera io e 2010 siamo andati ad un concerto. Alla scuola di musica c'era una locandina che pubblicizzava un concerto con un gruppo di ottoni ed un coro composto da bambini delle scuole elementari e medie. Inoltre li accompagnava al pianoforte un mio vecchio amico con cui ho ho fatto non ricordo più quanti concerti (bei ricordi). Inoltre 2010 sta studiando canto in attesa che si liberi un posto nella classe di trombone. E' si, lei vuole imparare il trombone. Una splendida occasione quindi per portare 2010 ad ascoltare un concerto.

SORPRESA

Non sempre questi concerti piacciono ai bambini, per vari motivi: non sempre il genere musica piace, non sempre il gruppo è bravo a suonare (ed i bambini lo capiscono subito), bisogna stare seduti ed ascoltare in silenzio. Quindi ero anche pronto ad alzarmi ed andare via prima della fine. Invece, 2010 si è ascoltata, guardata, analizzata e commentato a sotto voce tutto il concerto. Era curiosa, interessata ed ha applaudito al termine di ogni pezzo. Io mi sono goduto una bella serata con 2010. Quelle serate perfette che ti fanno dimenticare tutto.

VECCHI RICORDI

Per me è stato un pò come fare un salto nel passato. Di solito in questi concerti ero io sul palco, invece questa volta ero tra il pubblico. E' stato un pò strano. Se penso a quanti concerti ho fatto, a quante ore passate a studiare solo per riuscire a fare quel passaggio da solista durante un concerto. La tensione. Le mani fredde e tremanti. Oggi nonostante non dovessi stare sul palco ero un pò teso anche io. So cosa vuol dire essere guardato da mille occhi giudicanti. E con questi giovani concertisti ho tremato un pò anche io.

VECCHI E NUOVE GENERAZIONI

Il bello della musica è che non ha età. In tutti i sensi. Bambini di 8 anni che suonano Bach. Che suonano strumenti inventati centinai di anni fa. Non c'è tecnologia. C'è solo la musica che unisce antico e moderno, nuovo e vecchio, bambini ed anziani. Sono felice che 2010 si stia avvicinando a questo mondo e spero di riuscire a supportarla senza stancarla. Io sono uno che parte in quarta, lei è una che ha i suoi ritmi. Devo solo rispettarli. So già che non sarà facile.

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