ASCOLTARSI

Rimango spesso stupito degli atteggiamenti, delle frasi e dei toni con cui si esprimono le mie figlie ed a volte mi chiedo da dove vengono. Penso ai nonni, agli amici, a noi genitori, agli amichetti di scuola/asilo, etc. Quest'estate durante le vacanze ho passato molto tempo con le mie figlie, le ho guardate, le ho ascoltate, me le sono proprio godute. Ascoltandole con attenzione mi sono accorto che gli atteggiamenti le frasi ed i toni che a me non piacciono arrivano proprio …. da me.

I FIGLI TI GUARDANO, TI ASCOLTANO, TI IMITANO

Mea culpa mea grandissima culpa. Ovviamente il mio amore mi ha fatto subito notare che me lo aveva già detto…...però capirlo e sentirlo è stato ...triste…. Quando si parla non ci si ascolta, o almeno io avevo smesso persino di ascoltare me stesso. Non so se questo tapparsi le orecchie è stato una specie di autoprotezione, però l'ho fatto ed adesso raccolgo i frutti….un po' amari. Quindi prima di sforzarsi ad ascoltare gli altri è meglio imparare ad ascoltare se stessi. Come? Forse la regola di contare fino a 10 prima di parlare è un primo passo, e se non ci si riesce si può sempre comprare un registratore e provare a riascoltare che ne so una cena od un pranzo in famiglia. Credo che le sorprese sarebbero moltissime e molti non si riconosceranno riascoltandosi. Provare per credere.

Commenti

  1. Ero curiosa e non ero ancora passata :) Ascoltarsi credevo si riferisse al proprio mondo interiore, invece parli proprio di ascolto uditivo: e, sai, è un'ottima idea anche questa! Non so se ne avrei le forze, ma hai ragione da vendere, io su mio figlio a volte vedo un tatuaggio dei miei toni...

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  2. Ciao Maddalena,
    è si è proprio ascolto uditivo. E dopo tante volte che mi sono sentito direi "é identica a te in tutto" ho deciso di ascoltarmi, e sorpresa sorpresa mia figlia è una mia piccola fotocopia....nel bene e nel male.

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