DAD o DFDG la mia esperienza

Di questi tempi si parla sempre più spesso di DAD. Nella provincia in cui vivo ancora di più visto che stanno fornendo un servizio di emergenza all'interno delle scuole per aiutare i genitori che devono lavorare e non sanno a chi lasciare i figli. Tralasciando la polemica, oggi voglio descrivere la mia esperienza con la DAD.

DAD (didattica a distanza)

Proprio ieri, dopo aver letto le motivazioni per cui tutte le scuole di lingua italiana non avrebbero fornito il servizio di emergenza, mi sono chiesto:
"che cosa significa didattica?"
Il buon Google mi risponde dicendo
"Parte della pedagogia che ha per oggetto l'insegnamento e i relativi metodi."
Quindi desumo che fare didattica significa insegnare.
Fare didattica a distanza significa insegnare a distanza.
Secondo voi, fornire via emailmemail ai bambini e ragazzi (per materiale intendo testi, video, etc) sui quali poi devono svolgere dei compiti è didattica? Fare videolezioni di 30 Min due volte a settimana significa fare didattica a distanza? Secondo me dovrebbero invece parlare della DFDG.

DFDG (didattica fatta dai genitori)

Siamo sinceri, invece di ringraziare così tanto gli insegnanti, iniziamo a ringraziare tutti i genitori. Noi genitori è da 9 settimana che stiamo facendo didattica senza nessuna formazione. Gli insegnanti hanno fatto ore ed ore di formazione per digitalizzarsi. Nel 2020 gli insegnanti non sono ancora digitalizzati? Però a noi genitori nessuna formazione per trasformarci in esperti di didattica (mia moglie si è iscritta ad un corso online gratuito in Svizzera per capire come fare didattica a casa). Gli insegnanti non hanno gli strumenti? Nel 2020 non hanno un smartphone o un PC? Comunque noi genitori dobbiamo prendere le email degli insegnanti, leggerle, stampare quello che c'è da stampare, spiegare i compiti, spiegare gli argomenti, installare le varie app che servono, avere una linea adsl o 4g, cercare di motivare i figli. Quindi l'unica cosa che è stata attivata è la DFDG non la DAD.

Polemica, realtà o semplicemente buon senso?

Non voglio polemizzare, però questa è la realtà. La maggior parte di questa fase 2 mi sembra unicamente politica. Sono convinto che aprire le scuole con le condizioni imposte sarebbe più traumatico che non aprirle. Gli insegnanti si trasformerebbero in carcerieri mascherati con spruzzino di disinfettante e metro per verificare il distanziamento sociale tra bambini con età dai 0 ai 10 anni.  Forse un po' di buon senso sarebbe più di aiuto. Cosa intendo per buon senso?
Ne parlerò nel prossimo post.

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