ALLA FRUTTA
In questo periodo mi sento decisamente alla frutta. Ho un livello di stanchezza sia fisica sia mentale un pò troppo elevato. E questa stanchezza si ripercuote sia sulla mia pazienza, sia sulla capacità di ascoltare, ed sfortunatamente amplifica il mio modo tendenzialmente aggressivo di comunicare. D'altra parte questi primi due mesi del 2019 non sono stati molto riposanti. Prima la caduta in bici, adesso l'influenza che sta facendo il giro delle bimbe (per ora 2013 e 2016), nel frattempo il lavoro di mia moglie che non gli lascia respiro ed ha raggiunto un livello di stress troppo elevato. Insomma siamo alla frutta. ASCOLTO E STANCHEZZA Forse avevo già fatto queste considerazioni in altri post, ma questa sera ho bisogno di riscriverle. Ho bisogno di capire perchè è così difficile ascoltare, specialmente quando si è stanchi, non solo mentalmente, ma anche fisicamente. Ma una cosa ancora più importante che mi piacerebbe capire è perchè è così difficile ascoltare le persone c
Prenderò in considerazione il libro di Tata Lucia ma non so quanto possa fare al caso mio e neanche con una figlia sola riesco a fare famiglia....o meglio siamo solo una famiglia di facciata. In casa siamo ben lontani dall'esserlo
RispondiEliminaGuarda non so come si faccia a"fare famiglia". Si tenta e basta, a volte viene bene a volte male. Il segreto è abbassare le aspettative. Ti faccio un esempio: alcuni mesi fa sono andata a trovare mio cugino che ha una splendida moglie e due bambine impeccabili.
RispondiEliminaLoro sono quei genitori modello, niente urla, niente scenate, toni di voce bassa, alto contatto, le figlie sono molto avanti per la loro età.
Ecco, noi quando ci rapportiamo a loro ci sentiamo un filino inadeguati: i miei pupi litigano, noi urliamo, loro a volte si picchiano...
Morale: ero preparata ad una figura di merda. In realtà è stato l'opposto: i miei bimbi sono stati impeccabili, educati, gentili, interessati e curiosi; così non è stato per le loro.
A volte bisogna volare basso per scoprire che si può volare ancora più in alto
Ciao Carmen,
RispondiEliminami spiace per quello che scrivi. Vedrai che il libro qualche spunto riesce a dartelo per ritrovare un vostro equilibrio. E poi una cosa che ho imparato è cercare di non risolvere tutti i problemi in una sola volta. Prendine uno, anche il più banale, e lavoraci sopra fino a trovare un modo per superarlo. Vedrai poi che gli altri si superano per effetto cascata. Poi ci saranno periodi in cui tutti i problemi ritorneranno, ma è sempre possibile ricominciare a risolverli.
Un carissimo saluto
Lorenzo
Hai perfettamente ragione. Avevo scritto poco tempo fa delle aspettative. Ed io ho sempre aspettative altissime. Probabilmente la soluzione a questo periodo un pò difficile la troverò quando smetterò di cercarla.
RispondiEliminaGrazie per il commento
Un caro saluto
Lorenzo
Per quanto riguarda i litigi, io lascio correre...lascio correre...lascio correre...poi quando mi stufo, li blocco, do un ultimatum e se continuano li separo fisicamente, do il divieto assoluto di parlarsi tra di loro e guarda caso si lamentano perché vogliono giocare insieme! Se c'è un gioco conteso e non riescono a mettersi d'accordo lo prendo io e lo metto via, non è per nessuno.
RispondiEliminaI momenti di gioia ed eccitazione ho imparato a contenerli, pare brutto, ma poi appunto si va fuori strada e c'è sempre quello che non si ferma ed esagera (di solito il mio secondo), quindi ho imparato a contenerli, bloccandoli in anticipo prima della degenerazione, anche se sembro quella che rompe le uova nel paniere, visto che la situazione sembra bella (ma io so che sta per trasformarsi).
Fare famiglia tutti insieme non è facile soprattutto se si rimane chiusi in casa per tanto tanto tempo, non credo che ci sia una ricetta, io ho deciso che è bello uscire insieme, ma ristoranti poche volte (sperando che quelle poche siano anche quelle buone), supermercato se possibile mai, gite soprattutto nella natura, anche se il marito smania per portarli in giro per musei e città. Tanti spazi dedicati ad uno singolarmente, che poi nel marasma la voglia di prevalere diventa eccessiva.
E comunque la stanchezza è sempre tanta, non posso che farti un pat pat virtuale e dirti che non sei solo.
Grazie per il commento, ed anche del pat pat. A volte è più utile di tante altre spiegazioni.
RispondiEliminaUn saluto
Lorenzo
Guarda, bisognerebbe intendersi si cosa significhi essere o fare famiglia. Perché tutte le famiglie che vedo io, che pure sono famiglie tutto sommato felici, con figli sereni, sono come quella che descrivi tu ed anche a casa mia è tutto un su e giù, caos e tranquillità in alternanza. Però siamo insieme e, in fondo, ci stiamo bene, solo questo conta.
RispondiEliminaHai proprio ragione, quello che conta è stare bene insieme. Noi abbiamo un problema quando si passa tutto il giorno in casa. Le nostre bimbe hanno bisogno di spazio fisico, ed in cinque in casa, si soffre un pò di claustrofobia. Ogni tanto però quello che in fondo è normale per una famiglia di cinque persone, a volte appare come estremamente difficile. Credo sia una questione di percezione, e questa percezione viene condizionata da un sacco di fattori, sia interni sia esterni. Stanchezza fisica e mentale, difficoltà a ricevere gli aiuti che ti servono, continue sollecitazioni esterne in momenti in cui vorresti solo essere in un bosco ad osservare le cime degli alberi mosse dal vento. Quando poi si ritrova un equilibrio interiore, tutto quanto appare più normale. Gli alti e i bassi fanno parte del gioco della vita, hai proprio ragione. Da qualche parte ho letto che se sulla strada si trovano molti ostacoli, allora è la strada giusta da seguire.
RispondiEliminaUn saluto
Lorenzo