PAROLE PAROLE PAROLE
Oggi vi parlo di 2016. Della sua trasformazione. Del passaggio dal dire due parole ed essere un angioletto, al non finire mai di parlare ed essere un diavoletto con la faccia da angelo. Tutti i bimbi hanno i salti evolutivi. Nel giro di una settimana iniziano a fare cose prima mai viste ne provate. Con la scusa che 2016 è molto minuta e piccolina, e le sorelle riescono ad occupare tutto lo spazio vitale a nostra disposizione, spesso la consideriamo più piccola di quello che è. Mi sa che se ne è accorta, e quindi con i 3 anni, qualche mese fa, sono arrivate anche i fiumi di parole. PARLA IN CONTINUAZIONE Da quando si sveglia a quando va a dormire (non fa il riposino dopo pranzo) lei parla sempre. Dice sempre qualcosa. All'inizio eravamo piacevolmente sorpresi. Adesso siamo disperati. Non possiamo iniziare a parlare che lei interviene. A tavola parla sempre, tanto che dobbiamo ricordargli di mangiare. E poi è un continuo "Perchè?". La conosco la fase del perché. So anc
Prenderò in considerazione il libro di Tata Lucia ma non so quanto possa fare al caso mio e neanche con una figlia sola riesco a fare famiglia....o meglio siamo solo una famiglia di facciata. In casa siamo ben lontani dall'esserlo
RispondiEliminaGuarda non so come si faccia a"fare famiglia". Si tenta e basta, a volte viene bene a volte male. Il segreto è abbassare le aspettative. Ti faccio un esempio: alcuni mesi fa sono andata a trovare mio cugino che ha una splendida moglie e due bambine impeccabili.
RispondiEliminaLoro sono quei genitori modello, niente urla, niente scenate, toni di voce bassa, alto contatto, le figlie sono molto avanti per la loro età.
Ecco, noi quando ci rapportiamo a loro ci sentiamo un filino inadeguati: i miei pupi litigano, noi urliamo, loro a volte si picchiano...
Morale: ero preparata ad una figura di merda. In realtà è stato l'opposto: i miei bimbi sono stati impeccabili, educati, gentili, interessati e curiosi; così non è stato per le loro.
A volte bisogna volare basso per scoprire che si può volare ancora più in alto
Ciao Carmen,
RispondiEliminami spiace per quello che scrivi. Vedrai che il libro qualche spunto riesce a dartelo per ritrovare un vostro equilibrio. E poi una cosa che ho imparato è cercare di non risolvere tutti i problemi in una sola volta. Prendine uno, anche il più banale, e lavoraci sopra fino a trovare un modo per superarlo. Vedrai poi che gli altri si superano per effetto cascata. Poi ci saranno periodi in cui tutti i problemi ritorneranno, ma è sempre possibile ricominciare a risolverli.
Un carissimo saluto
Lorenzo
Hai perfettamente ragione. Avevo scritto poco tempo fa delle aspettative. Ed io ho sempre aspettative altissime. Probabilmente la soluzione a questo periodo un pò difficile la troverò quando smetterò di cercarla.
RispondiEliminaGrazie per il commento
Un caro saluto
Lorenzo
Per quanto riguarda i litigi, io lascio correre...lascio correre...lascio correre...poi quando mi stufo, li blocco, do un ultimatum e se continuano li separo fisicamente, do il divieto assoluto di parlarsi tra di loro e guarda caso si lamentano perché vogliono giocare insieme! Se c'è un gioco conteso e non riescono a mettersi d'accordo lo prendo io e lo metto via, non è per nessuno.
RispondiEliminaI momenti di gioia ed eccitazione ho imparato a contenerli, pare brutto, ma poi appunto si va fuori strada e c'è sempre quello che non si ferma ed esagera (di solito il mio secondo), quindi ho imparato a contenerli, bloccandoli in anticipo prima della degenerazione, anche se sembro quella che rompe le uova nel paniere, visto che la situazione sembra bella (ma io so che sta per trasformarsi).
Fare famiglia tutti insieme non è facile soprattutto se si rimane chiusi in casa per tanto tanto tempo, non credo che ci sia una ricetta, io ho deciso che è bello uscire insieme, ma ristoranti poche volte (sperando che quelle poche siano anche quelle buone), supermercato se possibile mai, gite soprattutto nella natura, anche se il marito smania per portarli in giro per musei e città. Tanti spazi dedicati ad uno singolarmente, che poi nel marasma la voglia di prevalere diventa eccessiva.
E comunque la stanchezza è sempre tanta, non posso che farti un pat pat virtuale e dirti che non sei solo.
Grazie per il commento, ed anche del pat pat. A volte è più utile di tante altre spiegazioni.
RispondiEliminaUn saluto
Lorenzo
Guarda, bisognerebbe intendersi si cosa significhi essere o fare famiglia. Perché tutte le famiglie che vedo io, che pure sono famiglie tutto sommato felici, con figli sereni, sono come quella che descrivi tu ed anche a casa mia è tutto un su e giù, caos e tranquillità in alternanza. Però siamo insieme e, in fondo, ci stiamo bene, solo questo conta.
RispondiEliminaHai proprio ragione, quello che conta è stare bene insieme. Noi abbiamo un problema quando si passa tutto il giorno in casa. Le nostre bimbe hanno bisogno di spazio fisico, ed in cinque in casa, si soffre un pò di claustrofobia. Ogni tanto però quello che in fondo è normale per una famiglia di cinque persone, a volte appare come estremamente difficile. Credo sia una questione di percezione, e questa percezione viene condizionata da un sacco di fattori, sia interni sia esterni. Stanchezza fisica e mentale, difficoltà a ricevere gli aiuti che ti servono, continue sollecitazioni esterne in momenti in cui vorresti solo essere in un bosco ad osservare le cime degli alberi mosse dal vento. Quando poi si ritrova un equilibrio interiore, tutto quanto appare più normale. Gli alti e i bassi fanno parte del gioco della vita, hai proprio ragione. Da qualche parte ho letto che se sulla strada si trovano molti ostacoli, allora è la strada giusta da seguire.
RispondiEliminaUn saluto
Lorenzo