ALLA FRUTTA

In questo periodo mi sento decisamente alla frutta. Ho un livello di stanchezza sia fisica sia mentale un pò troppo elevato. E questa stanchezza si ripercuote sia sulla mia pazienza, sia sulla capacità di ascoltare, ed sfortunatamente amplifica il mio modo tendenzialmente aggressivo di comunicare. D'altra parte questi primi due mesi del 2019 non sono stati molto riposanti. Prima la caduta in bici, adesso l'influenza che sta facendo il giro delle bimbe (per ora 2013 e 2016), nel frattempo il lavoro di mia moglie che non gli lascia respiro ed ha raggiunto un livello di stress troppo elevato. Insomma siamo alla frutta.

ASCOLTO E STANCHEZZA

Forse avevo già fatto queste considerazioni in altri post, ma questa sera ho bisogno di riscriverle. Ho bisogno di capire perchè è così difficile ascoltare, specialmente quando si è stanchi, non solo mentalmente, ma anche fisicamente. Ma una cosa ancora più importante che mi piacerebbe capire è perchè è così difficile ascoltare le persone che ami. Mi viene più facile e naturale ascoltare uno sconosciuto. E questo aspetto fa "incazzare" il mio amore. Giustamente aggiungo io. Ma non lo faccio apposta. La maggior parte delle volte riesco ad ascoltare anche chi amo, ma quanto arriva la stanchezza, forse avrei bisogno di un time out.

SE SONO IN DIFFICOLTA' ... ATTACCO

Le difficoltà maggiore le ho con le mie figlie. In particolare con 2010. Ascoltare 2010 è molto impegnativo. Quando ha bisogno di essere ascoltata, perde completamente la capacità di comunicare. Io ho difficoltà a capire. E quindi parto con le domande. Se non arrivano risposte. Tendo ad avere un tono della voce aggressivo. Questo me lo dice mia moglie. Ma anche altre persone me lo hanno fatto notare. Non molte devo dire. Solitamente quelle che non riescono a darmi risposte alle mie domande in un tempo ragionevole (ovviamente ragionevole per me). Ascoltare però non significa domandare. Quando ascolti non sei te a gestire la comunicazione. L'ascolto ha bisogno di una comunicazione che favorisce il dialogo, non che lo tronca sul nascere. E in questo settore devo ancora imparare molto.

EMPATIA A CHI

Una cosa che in questi due mesi mi ha portato alla frutta è stata una esperienza che mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca. Ho scoperto quanto può ferire la volontà di ascoltare. Cerco di chiarire. Quando ero in ospedale ho dovuto attendere qualche giorno l'operazione. Mia moglie era particolarmente incazzata dell'incapacità di riuscire a dirgli quando mi avrebbero potuto operare. Ho ascoltato la sua incazzatura, ma nello stesso tempo ho ascoltato anche l'impossibilità delle infermiere di poter dare una risposta. Questa mia empatia verso il personale ospedaliero ha fatto incazzare ancora di più il mio amore. Secondo lei mi sarei dovuto incazzare e far valere i miei diritti. Non ho potuto stare dalla parte di mia moglie, perchè capivo l'incapacità delle infermiere di dare una risposta. Non l'approvavo, ma la capivo. E non potevo incazzarmi con loro. Sarebbe stato come arrabbiarsi con il postino se non arriva una lettera mai spedita.

CHI, COME e QUANDO ASCOLTARE

L'ascoltare è una dote difficile da apprendere. Si può imparare ad ascoltare, ma chi riesce a farlo naturalmente ha anche la capacità di capire al volo le esigenze dell'ascoltato. Chi ascoltare? Tutti hanno bisogno di essere ascoltati. Se non si vuole essere ascoltati si sta in silenzio, ed anche in questo caso non è detto che chi sta in silenzio non voglia essere ascoltato. Come ascoltare? In silenzio, senza interrompere, senza giudicare, senza dare consigli. Si ascolta non per aiutare qualcuno, ma perchè aiuti te stesso. Quando ascoltare? Sicuramente quando si è stanchi è meglio non ascoltare. Per ascoltare poi ci vuole tempo. Piuttosto non ascoltate. Ma non ascoltate mai quando avete fretta.

ALLA FRUTTA

Il cerchio si è chiuso. Torniamo alla frutta. Come fare per non ritrovarsi alla frutta come in questi giorni. Difficile a dirsi. Avrei bisogno di dormire, di bimbe che fanno quello che gli chiedo, di una moglie soddisfatta al lavoro ed a casa, di vedere meno i nonni (anche si ci danno una mano enorme in questi giorni), di non sentirmi perennemente in colpa delle cose che non funzionano. Dopo la frutta cosa abbiamo? Il riposino sul divano.......

Commenti

  1. Purtroppo temo che per periodi così ci sia poco rimedio, se non il trascorrere del tempo, che pian piano riporta... All'antipasto! E dormire sul divano aiuta molto! Le tue considerazioni sono mto interessanti. Anche io tendo all'aggrwssivita dei toni quando sono stanca e sono proprio i famosi a farne le spese, per cui adesso cerco di isolarmi quando capita per non fare danni.

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  2. Il divano....ormai se ci appoggio la testa so già che mi addormento..quindi cerco di evitarlo altrimenti divento parte di lui....:-)
    Isolarmi per ora è utopia.....ma ci sto lavorando. Spero presto di tornare all'antipasto....lo preferisco di gran lunga alla frutta anche culinarmente parlando.
    Ci ho pensato un pò a quali VIP potevi danneggiare con la tua aggressività :-) (non preoccuparti ho problemi anche io a scrivere con il cell)
    Un saluto
    Lorenzo

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  3. Ahhh Lorenzo, periodi di questo genere capitano a tutti. Solitamente anche per me, per molte cause, i primi mesi dell'anno sono sempre difficoltosi. Io ho il difetto a volte di essere troppo empatica e di farmi carico di problemi che non sono miei e che dovrei forse ascoltare con più distacco.
    In quanto alle incazzature ci sono mesi che sono all'ordine del giorno, sia sul lavoro che fuori.
    Ma ho imparato che devo provare a riposarmi e a lasciare andare le cose per il loro verso, almeno un po'...
    Poi mi torna la carica eh.

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  4. Sto attendendo la carica. Sai una cosa forse dovrei proprio lasciare andare le cose per il loro verso. Visto che gli sforzi di fare andare le cose come penso sia giusto sono per lo più vani, è meglio che tengo le energie per altro.
    Un saluto
    Lorenzo

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