Stand by
Mi sono accorto che è da qualche giorno che non scrivo. Mi sono chiesto il perché. Di solito ho sempre qualche ragionamento/pensiero da scrivere, invece adesso sono in stand by. In questi ultimi giorni i pensieri sono stati dirottati sul tema coronavirus. Tutte le news sono dedicate a lui. Tutta la rete di informazione è coronacentrica. E con l'inizio delle scuole (si perché da noi le scuole erano chiuse per il carnevale non per il coronavirus) la mia mente ragionatrice si è risvegliata dopo una bella chiacchierata con 2010.
Sene parla a scuola!
Ma sono i maestri?
No tra compagni.
Questo è un problema che osservo da tempo. Notizie sentite dai genitori e riportate dai bambini a scuola un po' come il gioco del telefono senza fili. Cerchiamo quindi di spiegargli come funziona questo coronavirus. Si perché mia figlia non si accontenta della frase standard, a lei interessa sempre approfondire. Comunque la chiacchierata è finita con un "grazie mi hai tranquillizzata" (ecco perché ha nevicato da noi).
È vero che è colpa dei cinesi se c'è il coronavirus?
Questa è la prima domanda di 2010. Dopo solo un giorno di scuola. Chiedo se ne hanno parlato a scuola. Così inizia a raccontare di Tizio che dice A e Caio che dice B, etc. L'unica cosa istintiva che ho fatto è mettermi le mani nei capelli e spiegare oggettivamente cosa sta succedendo nel mondo in questo periodo. Come il solito mia figlia mi guarda storto perché sono la solita voce fuori dal coro. Sono quello che non da colpe, che vede le cose come stanno, senza troppi romanzi o frasi ad effetto.
Si però durante le vacanze non abbiamo fatto niente per colpa di 2016 che era sempre ammalta! I miei amici sono stati tutti in giro!
Come tutti in giro? Le news dicono che gli italiani non li vuole più nessuno. Le compagnie aeree annullano voli, ed i tuoi compagni sono andati tutti in vacanza? A parte gli scherzi, quest'anno abbiamo programmato un viaggio per Pasqua quindi il papà e la mamma hanno lavorato questa settimana di vacanza che da noi in regione si sono inventati per favorire il turismo. E poi 2016 si è fatta l'ennesima ricaduta con febbre e raffreddore. Quindi tutti a casa.... con i nonni.Ma adesso se ci prendiamo il coronavirus moriamo?
Ma da chi senti queste cose?Sene parla a scuola!
Ma sono i maestri?
No tra compagni.
Questo è un problema che osservo da tempo. Notizie sentite dai genitori e riportate dai bambini a scuola un po' come il gioco del telefono senza fili. Cerchiamo quindi di spiegargli come funziona questo coronavirus. Si perché mia figlia non si accontenta della frase standard, a lei interessa sempre approfondire. Comunque la chiacchierata è finita con un "grazie mi hai tranquillizzata" (ecco perché ha nevicato da noi).
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