Scuola a casa, scuola in casa, scuola da casa

Questa situazione di emergenza sanitaria ha portato la scuola dentro casa prepotentemente. Quante volte ho detto a 2010: "I compiti sono una tua responsabilità.....se non li fai poi ci parli tu al maestro...". Adesso invece? Come posso dirla ancora? Abbandonerei 2010 in un grande caos che non è in grado di gestire. Si perché la scuola virtuale, per i bambini delle elementari non è una cosa facile. Ma vediamo quale è la nostra situazione.

2010 (Scuola italiana)

Il maestro, con grande volontà ha cercato di non abbandonare i suoi alunni. Ha chiesto subito le email dei genitori così da tenere i contatti. Compiti tramite Classe Viva un po' a random, consigli via email, classi virtuali su learnings app, moduli di Google,etc. Insomma un gran casino. Oltretutto 2010 si chiede: "se non vado a scuola i compiti per chi li faccio?". Per te, ma questo è difficile farglielo capire. Inoltre sta sera si sono trovati tutti in video chiamata. Quello che mi preoccupa è che non c'è niente di strutturato. I compiti su learnings app lasciano a desiderare. Troppi video su YouTube da guardare. Troppo caos. Tanta volontà, questo è l'unico aspetto positivo. 2010 è un po' persa. Un po' perché è già incasinata nei suoi problemi a gestire se stessa (tra plus dotazione ed ipersensibilità non è facile né per lei né per noi), un po' perché a perso i suoi punti fermi nella gestione del mondo scuola.

2013 (Scuola tedesca)

Qua la storia è molto diversa. Non c'é stata tutta questa fretta a ricominciare. Si sono presi il tempo di riflettere per capire che cosa stava succedendo e come potevano organizzarsi. Prima settimana, il lunedì hanno comunicato i compiti per la settimana. Non molti. Ripasso tendenzialmente. Seconda settimana, il lunedì hanno comunicato i compiti per la settimana. Più strutturati. Hanno creato una classe virtuale su Antonapp (ottima app dalle elementari fino ai primi anni di superiori). Con argomenti nuovi strutturati in spiegazioni ed esercizi. Una comunicazione il lunedì e tutta la settimana è organizzata. Per noi genitori un lusso. 

2016 (Kindergarten)

Lei i compiti non li ha, e questo la fa arrabbiare. Tutti hanno compiti e lei no? Perché???? Si chiede frustata. Ed allora sta iniziando ad imparare a scrivere, ricopiando le lettere. Testarda com'è, va finire che comincia anche a leggere. L'unica cosa è che non ha perso ancora il vizio di parlare sempre, quindi per ora è la fonte di disturbo per eccellenza.

Come potersi organizzare

Qua entra in gioco mia moglie. Subito ha capito che per sopravvivere era necessaria una precisa organizzazione quotidiana. Ed allora? Come fare?
Carta, penna e colori, e via di nuovo orario giornaliero con attività scolastiche e non. Dalle 8 alle 18 la giornata è ritmata da attività. Scuola, svago, scuola, creatività, scuola, divertimento, etc. Consapevoli della concentrazione che possono avere dei bambini, i tempi sono brevi, e le attività varie. Che si ripetono, ma non in modo monotono.
Facile dirsi e difficile a farsi? Lo credevo anche io. Mi sembrava tutto troppo ingarbugliato, ed invece mi sono ricreduto. Questa soluzione può funzionare, specie nel caso in cui ti trovi a lavorare da casa. Perché? Perché non devi pensare è già tutto programmato. Già sei concentrato sul lavoro, se devi anche pensare a come distrarre le bimbe é un gran casino. Invece così, loro chiedono e tu hai subito la risposta pronta senza pensare. Però non sempre quello che hai programmato va bene, in tal caso un po' di dittatura serve. Perché per conciliare casa, scuola, lavoro e vita di tre bambine e due genitori serve anche un po' di dittatura, la democrazia la lasciamo per tempi migliori e più maturi.

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