Lavoro - Casa - Casa - Lavoro - Dov'è il confine?

La casa ed il lavoro lì lo sempre tenuti separati. Molto separati. Ho fissato un confine molto netto ed invalicabile. Un confine che rappresentava la mia libertà. Un confine che sanciva inizio e fine. Difficilmente ho lasciato qualche breccia da questo confine. Da lunedì pomeriggio questo confine si è trasformato. Sinceramente ho paura che sia svanito. Ma sto lavorando per trovare il modo di trasformarlo salvaguardandolo.

Casa - Lavoro

Lavorare a casa non lo ho mai fatto. Non ci ho nemmeno mai pensato. Ed oggi mi trovo a farlo e mi rendo conto che non sono attrezzato. In casa abbiamo un portatile. Uno. Ed adesso lo devo usare io, ed anche 2010 e 2013. Si perché c'è anche Casa - Scuola, ma questo sarà argomento del prossimo post. Ma cosa c'è di così strano nel lavorare da casa? Intanto il mio cellulare privato non è più privato. Squilla e ricevo chiamate che prima ricevevo solo in ufficio sul fisso. Il capo non si e e m attrezzato per fornirci Cell aziendali. Fino ad oggi non servivano. E poi ci sono loro. Le mie bimbe. Loro non sono abituate ad avermi a casa alle prese con chiamate, email, videochiamate, relazione, PC, etc.

Lavoro - Casa

2016 è quella che soffre di più della situazione. Papà non gioca con me. Perché? Perché lavora. Ogni telefonata è un continuo, chi è? Chi chiami? Cosa vuole?. Se ho una videochiamata  PC, mi guarda strano e mi chiede perché parlo da solo. Non si può andare al parco. Per fortuna abbiamo un bel terrazzo ed il condominio ha un grande giardino. 2010 e 2013 riescono a gestire meglio la novità anche se è una continua richiesta di attenzione, specie se sono in video chiamata. Ormai le presento a tutti così scappano e mi lasciano un po' in pace. Per fortuna mia moglie ogni tanto è a casa. Si perché lei deve ancora andare in ufficio. Al #iorestoacasa risponde con #mipiacerebbestareacasa.

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