Nuovi equilibri e vecchi problemi

E siamo qui. In casa. Con i soliti problemi e nuovi equilibri da imparare. Settimana scorsa in ufficio sembrava non fosse cambiato nulla. Il silenzio surreale però risuonava con insistenza. Prossima settimana vedremo. Tutto si è bloccato. Sembra che qualcuno ha schiacciato il tasto pausa. Peccato però che il pericolo invisibile non è in pausa e con lui migliaia di persone. Ma in tutta questa anormalità, in casa pare che non sia cambiato nulla.

Nuovi equilibri

Le bimbe a casa vivono questo periodo con la loro inconsapevolezza del tempo. Un lunghissimo fine settimana. Non si va a scuola. Ed allora perché devo fare i compiti? 2013 è al primo anno, quindi posso capire il suo atteggiamento. 2010 invece ha visto il suo metodo paraculistico svanire come una bolla di sapone. Non può usare le sue capacità per non fare niente. I compiti deve farli a casa. 2016 è una fonte inesauribile di parole. Non sta mai zitta e disturba tutti. E noi? Noi stiamo pianificando per trovare la quadratura del cerchio. Intanto stiamo pensando come fare a lavorare da casa, visto che abbiamo un solo portatile e le bimbe lo usano per i compiti e noi dovremmo utilizzarlo per lavorare. Ma poi, mi chiedo, riuscirò a lavorare a casa con tre bimbe abituate ad avere il papà a casa a loro servizio??

Vecchi problemi

La confusione in casa è ancora un problema non risolto a casa. Ogni tanto devo, dobbiamo, scappare. Le immondizie da buttare, la cantina da riordinare, la bici da sistemare, la spesa al supermercato. Qualunque cosa è un'ottima scusa per ritagliarci qualche minuto di silenzio. Se solo riuscissimo a trovare la serenità che abbiamo fuori, anche in casa, sarebbe il massimo, perché fuori adesso non ci possiamo andare. "Quando andiamo nel bosco?", chiedono le bimbe. Non lo so, per ora non si può. Però abbiamo un sacco di tempo davanti a noi. Un sacco di tempo a casa. Impareremo i nuovi equilibri.

Non tutto il mal, vien per nuocere

In tutto questo casino stiamo riscoprendo molti aspetti della vita ormai perduti. Aspetti di un tempo lontano, dove non c'era tutto, ma quello che c'era bastava. Sembra di rivedere i racconti delle mie nonne, dei miei genitori. Non c'erano molte possibilità. Si stava a casa, si stava in famiglia. Le strade erano vuote. Il traffico era poco così come lo smog. Il senso di appartenenza ad una comunità molto forte. Ma serviva tutto questo per ricordarcelo. Qualcosa ci doveva privare della libertà per farci ricorda quanto sia preziosa, e quanto ne abbiamo abusato. Però non abbiamo ancora imparato a rispettarci, emerge ancora l'egoismo umano. La corsa al supermercato, lo scappare nelle case vacanze, quella sensazione di insicurezza, il lucrare sulle paure. Mah!. Io vi saluto e vi auguro ogni bene!

Commenti

Post popolari in questo blog

RIPARTENZE LONTANE