Smartphone e la morte della scrittura

Era da un pò che non mi sedevo davanti al portatile per scrivere un articolo sul Blog. Ultimamente, un pò per il poco tempo, un pò perchè avevo altre cose da fare alla sera, mi ritrovavo a scrivere i miei ragionamenti direttamente dal Smartphone. Non oso pensare a quanti errori ortografici e grammaticali, ho fatto in questi ultimi articoli. Proprio scrivendo l'ultimo articolo, mi sono salvato in bozza questo titolo: "Smartphone e la morte della scrittura". Lo so oggi non parlo di genitorialità, però le nuove tecnologie e le nuove generazioni comunicano proprio con questi nuovi (o forse ormai vecchi??) strumenti.

Lo smartphone

Io lo chiamo ancora cellulare, ma ormai nel smartphone quello che ti fa telefonare è una App. Lo smartphone è a tutti gli effetti un computer in miniatura. Basta pensare che il mio attuale smartphone (80 Euro da Unieuro) ha un processore più potente dell'ultimo PC che ho comprato (ultimamente sto usando il notebook di mia moglie). Sono abbastanza vecchio per aver vissuto le principali tappe evolutive dei personal computer, e devo dire che per certi aspetti lo smartphone è stata una tappa involutiva.

Tutto subito, tutto adesso, tutto ovunque

Lo smartphone ti ha portato l'ufficio in tasca. Ovunque tu sia, sei collegato con il mondo, sia lavorativo, sia personale. Tutto a portata di tutti. Faccio una piccola premessa. Io sono uno che non ama il telefono. Non mi è mai piaciuto telefonare. Forse perchè da ragazzino tendevo a balbettare, quindi pensare di fare una telefonata era un incubo. Ho sempre amato le email. Mi permettevano di pensare con calma a cosa scrivere e mi piaceva pensare che la persona che riceveva la mia email la leggesse quando aveva tempo. Nello stesso modo rispondeva quando aveva voglia ed aveva pensato alla risposta. La prima volta che ricevetti una email di risposta del tipo "ok", oppure una email senza oggetto con solo un allegato, ho capito che qualcosa stava cambiando.

Mancanza di forma, velocità e maleducazione

Gli smartphone hanno ucciso le email. Le email scritte con lo smartphone le riconosci subito. Come? Semplice, sono: brevi, pieni di errori ortografici e grammaticali, con qualche faccina, spesso senza oggetto, senza firma. A dimenticavo, spesso sono spedite ad orari improbabili. A volte mi sembra che certe persone rispondono alle email mentre sono seduti sul cesso al mattino....o alla sera. Oltre tutto sono email di una maleducazione fuori dal comune. Non esiste un Buon giorno, un cordiali saluti, una qualsiasi forma di cortesia. Io per principio tutte le email con solo un allegato non le prendo nemmeno in considerazione. Sono eccessivo? Forse si, ma mi sembra si stia esagerando.

Il problema non sono solo le email

Alcune persone usano lo smartphone proprio come un PC. Mi arrivano i contributi delle relazioni scritte con lo smartphone. Un incubo rileggerle, e correggerle. Lo smartphone è la morte della scrittura. Si scrive, si invia e non si pensa più. Il problema che chi legge poi rimane deluso, almeno credo, di leggere non una relazione, un articolo o una email, ma un pensiero corretto dal correttore automatico.

E la genitorialità in tutto questo dove sta?

Dove sta? Non lo so. So solo che questi nuovi strumenti che hanno tutto hanno tolto un pò a tutto. E quello che hanno tolto è difficile da far comprendere ai nostri figli. 
Ecco un paio di esempi:
Dallo schermo enorme con sistema Dolby e Blue Ray allo smartphone in streaming
Dall'impianto stereo con due torri a pavimento, lettore CD o giradischi allo smartphone in streaming
Dal PC con tastiera e monitor allo smartphone
Dalle chiacchere in sala giochi allo smartphone in chat
Dalle fotografie con la reflex alla foto con lo smartphone
Dall'album delle foto alla galleria sullo smartphone
Dalle litigate in cortile al cyberbullismo sullo smartphone
Dai libri di ricette ai tutorial sullo smartphone
Il caffè per fortuna ancora lo smartphone non lo fa

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