NECESSITA' DI CAMBIARE


Io sono una persona per certi versi molto costante, non amo i cambiamenti. Alcuni potrebbero dire statica o pigra, ma a me piace di più il termine costante. E' più positivo. E poi il blog è mio, non posso mica utilizzare aggettivi negativi per descrivermi. A parte gli scherzi e l'ironia di basso livello, torniamo all'argomento del post. Si parlava della mia costanza. Se fossi un grafico sarei una linea orizzontale, con qualche gradino. Le cose mi durano e le uso per lungo tempo. Fino a che non si rompono e/o non riesco più a ripararle le tengo. Tra le cose metto dentro un pò di tutto. Vestiti, elettrodomestici, elettronica, arredamento, auto, moto, bici, etc. Non riesco a cambiare qualcosa solo per il gusto di farlo. La cambio se serve. Se è necessario.

CAMBIAMENTI

Sarà che i cambiamenti non mi piacciono molto. Oppure semplicemente, perchè mi hanno inculcato per bene e per benino il concetto di risparmiare. Per questo ringrazio da un lato, ma maledico dall'altro i miei genitori. Ringrazio, perchè molte cose ce le siamo potute permettere perchè sia io sia mia moglie sappiamo risparmiare. Maledico, perchè a volte mi sono privato di cose che avrei potute tranquillamente permettermi, e perchè prima di fare qualsiasi spesa penso e ripenso e ripenso e ripenso e ripenso.....fino allo sfinimento (il mio). A mia moglie invece piacciono i cambiamenti. Sono quasi una necessità. E questo bellissimo pregio lo ha ereditato indovinate chi? 2010.

IN COSTANTE WORK IN PROGRESS

Delle tre proprio 2010 doveva ereditare questo bellissimo pregio. Il cambiamento. Già i bambini sono in costante cambiamento semplicemente perchè crescono, in più si aggiunge una sua necessità. E questa necessità non è facile da gestire. Anzi per me è molto snervante. O meglio frustrante. Forse semplicemente stressante. Ogni giorno vuole cambiare qualcosa o spostare qualcos'altro. Ma giusto per farvi una idea della situazione vi parlo della sua necessità di stravolgere la sua cameretta. Normale direte voi. Ma non sapete cosa intendo per stravolgere.

MALEDETTI "FRATELLI IN AFFARI"

A mia moglie piace la trasmissione "Fratelli in affari". Avete presente quelli che comprano e ristrutturano case negli Stati Uniti? Ecco anche a 2010 piace. Il problema che poi parte con la progettazione di camera sua. Intendiamoci, non abbiamo un villetta, ma un semplice appartamento. E la sua stanza non sono 30 mq, ma bensì 9 mq (il minimo per definirla camera e non sgabuzzino). Ma la cosa che più mi stressa è che quando gli abbiamo regalato la camera non sapevamo ancora della sua passione per i cambiamenti. Infatti abbiamo comprato un classico mobile a soppalco con il letto sotto. Classicissimo. Di buona qualità (così dura). Spendendo non pochi soldini.

IL DENARO, CHE VALORE HA?

E' si perchè adesso 2010, ha iniziato a rompere perchè vuole un'altra stanza. La vuole come dice lei. Più spaziosa. 
"Cara, 9 mq hai, non è che se cambi mobili hai più spazio"
Allora ha iniziato a spostare il letto e la scrivania (le uniche due cose non attaccate al muro (ma che a breve attaccherò al muro). Non contenta ha rivoluzionato la gestione degli spazi interni ai mobili (per la gioia immensa della mamma). Oltre a riempire le cene di discussioni sul perchè ed il percome non può avere un letto a castello anche lei (lei ha un letto singolo perchè ha una sua camera, le altre due hanno un letto a castello perchè sono in due in camera, ma farglielo capire sembra essere impossibile). E quando il discorso cade sui soldi, apriti cielo. Per lei il problema soldi non esiste. E vi assicuro che non vivo nella ricchezza....anzi. E come avete capito, la mia costanza, deriva anche dal fatto che non vivo nella ricchezza.

NON SOLO UNA QUESTIONE DI MOBILI

Ma il cambiamento non è solo una questione di mobili. La cosa vale anche per la cartella, l'astuccio, le scarpe, i vestiti, etc, etc, etc. Una necessità che noi genitori non stiamo assolutamente assecondando. Ci assorbiamo discussioni, pianti, scleri, etc, ma non cediamo. Si, abbiamo permesso lo spostamento del letto e della scrivania, ma per il resto non arretriamo di un millimetro. Per scelta e per necessità ed anche per una questione educativa. Non so da dove venga questa necessità, ed in particolare questo scarso senso del valore economico. Sicuramente non da noi. Anche se a mia moglie piace cambiare, non significa che ogni giorno compra qualcosa. Anzi potrebbe scrivere un libro su come risparmiare con una famiglia di cinque persone. Spero sia un periodo e che passi in fretta. Ed cerchiamo di fargli capire il valore economico. Visto che l'Euro non ha effetto, abbiamo inventato una nuova valuta. La bicicletta. "Ma lo sai che una cameretta nuova costa come venti delle tue biciclette!!"

Commenti

  1. La nostra valuta sono i denti, che quando cadono ricevono dal topolino una moneta da 2€: sai quanti denti ti devono cadere per comprare quella cosa? E funziona anche minacciare di prendere i soldi dal loro maialino salvadanaio!
    Comunque, a parte l'essere piuttosto genovese anche io, ho trovato qualcosa che ci differenzia: i cambiamenti! Sono parte essenziale della mia esistenza, mi destabilizzano ma rendono la vita decisamente più interessante!

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  2. Mi piace la tua valuta, ed anche la tua capacità di gestire i cambiamenti. Ho vissuto grandi cambiamenti che sicuramente hanno reso la mia vita più interessante, ma le fasi precambiamento sono per me molto stressanti. Potrei imparare ad essere più istintivo. Mi farebbe bene.
    Un saluto
    Lorenzo

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  3. Questa sì che è un'idea! Mr D. è appassionato di bicicletta.. potrebbe essere una nuova valuta anche per noi XD

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  4. Fammi sapere se .... ha l'effetto voluto, perchè con le mie a volte non funziona.
    Un saluto
    Lorenzo

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  5. Sono stressanti per tutti, io ho dovuto adattarmi perché spesso i cambiamenti arrivano da mio marito, ma anche prima devo ammettere che la mia vita ha preso sempre una piega migliore quando mi sono buttata a capofitto senza pensarci troppo

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  6. Si hai ragione, pensandoci bene anche io quando non ci ho pensato troppo è sempre andata bene. Il mio problema è che penso troppo.
    Un saluto
    Lorenzo

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