ASCOLTARE IL SILENZIO E GUARDARE IL BUIO
Una bella metafora della vita è rappresentata dal mare. In passato sono riuscito sempre a cavalcare le onde ed a godere del mare calmo. Ho sempre cavalcato un'onda per volta. Finita una ne iniziavo a cavalcarne un'altra e così via.
Poi mi sono trovato ad avere a che fare con più onde contemporaneamente, mi sono ritrovato in un mare in tempesta. Ed in superficie il mare in tempesta è molto pericoloso. Ma le onde ci sono in superficie, solo in superficie, appena si mette la testa sotto acqua e si va un po' in profondità le onde sembrano sparire, attenuarsi, e più si va in profondità e più regna la tranquillità, la pace, il silenzio. Pare impossibile in superficie c'è una tempesta e sotto la superficie la calma.
Poi mi sono trovato ad avere a che fare con più onde contemporaneamente, mi sono ritrovato in un mare in tempesta. Ed in superficie il mare in tempesta è molto pericoloso. Ma le onde ci sono in superficie, solo in superficie, appena si mette la testa sotto acqua e si va un po' in profondità le onde sembrano sparire, attenuarsi, e più si va in profondità e più regna la tranquillità, la pace, il silenzio. Pare impossibile in superficie c'è una tempesta e sotto la superficie la calma.
Mi ricorda la mindfulness... forse l'hai appresa anche tu. L'esempio era proprio quello del respiro come àncora che ci riporta nel profondo di noi, dove le acque sono quiete. Grazie per questo post, è bellissimo avere questo scambio. :)
RispondiEliminaDella mindfulness mi hanno spiegato solo i 3 minuti di respiro. In realtà il post mi è venuto leggendo alle mie bimbe la Sirenetta (hai presente quando il vascello affonda). E poi quando sono al mare (ed il mare lo permette) mi piace andare sotto acqua, girarmi e guardare la superficie dal basso. Penso sia la cosa più rilassante che ci sia...
RispondiEliminaAncora buon Anno!!
Un saluto
Lorenzo