UN SORRISO PER L'AUTOSTIMA

Visto che devo fare ancora il "bravo", almeno così l'ortopedico mi ha congedato all'ultima visita di controllo per la clavicola, mi ritrovo a camminare molto. Prima usavo la bici adesso uso i piedi. Ho ridotto la velocità ed aumentato i tempi dei miei spostamenti, e devo dire che non è un male. Lo dice anche il detto "non tutto il mal viene per nuocere". Diciamo che adesso mi muovo al rallentatore rispetto a prima. A questa nuova velocità, vedo e noto cose che prima mi sfuggivano. Tra queste, una cosa che mi ha fatto pensare è come un semplice sorriso possa far accrescere l'autostima di chi lo riceve.

Un sorriso

Molti si domandano come crescere l'autostima dei bambini. Non saprei dare una risposta univoca. Anche perché non mi è ancora chiaro cosa si intende per autostima. Credo sia uno di quei vocaboli abusati ed utilizzati senza conoscerne il vero significato. Ma torniamo al sorriso. Per quello che ho notato con le mie bimbe, regalargli un sorriso quando autonomamente fanno una scelta, è un gesto che da sostanza alla loro capacità di essere se stessi, ed alla loro autostima.

In bicicletta

In certi ambiti mi sento un bravo genitore, in altri sono una schiappa. Una delle cose che so fare come genitore è dare coraggio e fiducia. Nonostante sia di carattere uno che pensa molto, cerco sempre di dare la possibilità alle mie figlie di provare. L'altra mattina 2013 ha voluto andare all'asilo in bicicletta. Io l'ho accompagnata a piedi e lei era in bicicletta. All'inizio cercava di seguire la mia andatura, ma dopo un pò ha accelerato il passo. Ogni tanto si fermava e si guardava indietro. Quando vedevo che mi aspettava e mi guardava, istintivamente gli sorridevo. Non ho mai avuto bisogno di dirgli "vai piano", "aspettami", etc. Ha deciso lei, quando fermarsi per aspettarmi e quando ripartire. Ho proprio notato che ogni volta che si voltava per aspettarmi cercava un sorta di approvazione, e quel sorriso che mi veniva naturale aveva molto più significato di tante parole. La vedevo soddisfatta che una sua scelta fosse stata apprezzata. La mia reazione era naturale, non educativa. E forse la naturalezza dei gesti permettono maggiore incisività, che un gesto pensato e fatto perchè scritto su un libro.

Scelte

Prima parlavo di scelte. Di quando i bambini autonomamente fanno una scelta. MI è stato detto più volte, che i bambini sono tutto istinto e poca ragione. Che le azioni dei bambini non sono pensate per uno scopo preciso, ma sono dettate dall'istinto. Io credo invece che i bambini hanno anche molta ragione. Sicuramente deve essere allenata. E per loro è importante che la ragione non vada ad eliminare l'istinto. Ragione ed istinto devono semplicemente convivere per poter fare le scelte. Ma di che scelte sto parlando. Di tutte quelle volte che ci si trova a chiedersi: "cosa faccio adesso?". Nell'esempio di prima, quando 2010 ha aumentato la velocità in bicicletta e mi ha distaccato ad un certo punto si sarà chiesta se doveva fermarsi ed aspettare o se continuare a divertirsi con la bicicletta. Si è posta nella condizione di scegliere ed ha fatto una scelta. Si è fermata ad aspettarmi. E quando si è voltata cosa ha trovato? Un sorriso. Una approvazione. Il suo volto mi ha fatto capire che quel sorriso, quella approvazione, l'ha rassicurata sulla scelta fatta. Se non dicevo niente forse rimaneva confusa. Ho fatto bene o no a fermarmi? Se gli facevo cenno di andare, probabilmente pensava di aver sbagliato e che non doveva fermarsi. Sicuramente quando i bambini fanno delle scelte fate in modo di dargli un feedback coerente con quello che pensate e coerente con il vostro comportamento.

Commenti

  1. Giusto. Spesso un sorriso dice più di mille parole!

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    1. ...peccato che a volte si sprecano mille parole invece di regalare un semplice sorriso

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