NON VOGLIO ETICHETTE, "IO SONO IO"




A 2016 gli abbiamo dato un nome di origine ebraica che ha un significato ed una storia molto importante (anche se abbiamo ricevuto molte battutine, perchè utilizzato anche da un detersivo, una società fornitrice di elettricità, un cartone animato, ma come si sa è meglio non badare all'ignoranza).
2016 è anche molto orgogliosa del suo nome, è piccolina ma ha un carattere forte. Lei è lei e guai ad abbinarci delle etichette, anche se sono vezzeggiativi positivi.

IO SONO IO

"Sei un pò birichina oggi"
"No birichina, io sono 2016"
(....ovviamente non dice il suo anno di nascita, ma il suo nome....)

"Dai patata vieni a vestirti"
"Non sono patata, io sono 2016"

"Sei la topolina del papà?"
"No topolina, io sono 2016

Potrei andare avanti all'infinito. 2016 non accetta etichette, nomignoli, vezzeggiativi, confronti. Lei è lei.

ETICHETTE

Questa sua caratteristica innata, o meglio questa sua posizione nei confronti delle etichette, mi ha fatto pensare nuovamente (avevo già parlato di etichette in questo post) a come utilizzo (e non solo io, mi sembra una cosa alquanto comune) le etichette mentre parlo. In fin dei conti le etichette sono aggettivi (spero di non scrivere cavolate, in grammatica non ero e non sono molto preparato). Necessari quando si comunica, ma se utilizzati male diventano etichette, e quest'ultime spesso causano più danni che benefici.

SENTIRSI SE STESSI

Essere se stessi, oggi, non è molto facile. Spesso i condizionamenti influenzano il nostro essere. Sono felice di questa ribellione da parte di 2016, perchè mi ha aperto gli occhi sull'importanza della comunicazione, oltre a farmi notare ogni volta che gli appioppo una etichetta. Una cosa simpatica è che me lo fa notare anche quando parlo con le altre due. Da quando sono diventato padre, ho dovuto rivedere le mie posizioni un sacco di volte. Io credevo di essere una persona coerente, invece ho confuso la coerenza con la rigidità. L'essere genitore mi sta insegnando molte cose, anzi le mie bimbe mi stanno insegnando molte cose, l'importante è saperle ascoltare.

Commenti

  1. "ho confuso coerenza con rigidità"...mi sa che io e te siamo molto molto affini...penso questa frase un giorno sì e un giorno pure!

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  2. La differenza è nello stesso tempo sottile ed enorme. Io faccio molta fatica a distinguerla....in pratica sbaglio sempre...:-(
    ...però esserne consapevoli è un bel passo....
    Un saluto
    Lorenzo

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  3. Bè, vezzeggiativi ed etichette sono cose diverse, però è vero che spesso tutti noi tendiamo a usare aggettivi come biricchino, furbo, intelligente, bello, cattivo ecc. che possono finire per condizionare i nostri figli, rinchiudendoli in ruoli o, appunto "etichette" , sempre negative anche se si tratta di aggettivi positivi, perchè cristallizate e non complesse e sfaccettate come è ogni persona. A questo punto mi hai incuriosito sul nome, però!

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  4. Hai perfettamente ragione. Sul nome ho dato.....molti indizi....:-)
    ....un altro indizio.....è il nome di un importante politico del passato....ed anche l'acronimo di un telescopio spaziale....
    un saluto
    Lorenzo

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  5. Ciao Lorenzo. Sai anche Maika quando qualcuno la chiama BAMBOLINA, PATATINA, BIMBA, CONIGLIETTA ECC risponde "non sono..... Io sono Maika lo vedi?" Ahahahh. E al di là che dopo si offende e arma una discussione sul posto col malcapitato alla fine risponde "Va bene però ora lo sai non chiamarmi più cosi".... Lei è realista stop....
    Noi abbiamo rinunciato e la chiamiamo solo Amore e Vita stop.
    Peraltro ci ha anche a noi insegnato a non etichettare nulla, neanche la nostra cagna.... Ormai anche quando fa i capricci non utilizziamo l aggettivo Monellina o altro ma semplicemente le facciamo presente ciò che potrebbe essere sbagliato come comportamento...
    Difatti hanno ragione LORO SONO LORO STOP e dovremmo valutare l unicita di ogni bimbo piuttosto che etichettare in generale...

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  6. Ciao Emilia,
    da quello che leggo le nostre bimbe sono molto diverse, ma hanno un sacco di cose in comune. Come dici te è importante valutare l'unicità di ogni bimbo.
    Un caro saluto
    Lorenzo

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