TI ASCOLTO...ANCHE SE NON FAI TROPPO RUMORE


Nel blog parlo spesso e volentieri di 2010, perchè è come un punto rosso su una tela, come un Gong in una chiesa. Lei si sente. Lei si vede. E per questo la racconto. 2016 sta seguendo le orme della sorella maggiore, anche lei si fa decisamente sentire e vedere. 2013 invece è più silenziosa. È un po' come il basso nella musica. Sembra che non si senta, ma se manca la musica non è più la stessa. Ogni tanto credo che 2013 si senta un po' l’ultima ruota del carro, perchè le sorelle, maggiore e minore, catalizzano tutto il positivo e/o negativo di noi genitori.

IL SUO SORRISO

2013 ha un sorriso un pò particolare, ma coinvolgente. Il suo sorriso è segnato da un piccolo incidente. Giocando è caduta di faccia e gli incisivi sono tornati dentro le gengive. Un incisivo non è più uscito completamente e quindi il suo sorriso ha un “buchetto”. Ma non importa, lei sorride con tutto il viso, con gli occhi. Lei è un sorriso. E quando gli tolgo il sorriso per una sgridata, mi sento sempre in colpa.

LEI URLA

Questa estate è stato il periodo delle urla. Appena succedeva qualcosa lei reagiva con un piano urlato. Molto, molto fastidioso. Ma lei aveva trovato il modo di attirare l’attenzione su di lei. Aveva trovato il modo di farsi sentire. Fortunatamente queste urla si stanno placando. Perchè erano molto stancanti. Probabilmente l'asilo gli ha dato quello spazio solo suo, che la fa sentire viva. Mi rattrista non riuscire a darglielo a casa quello spazio, ma sono contento che sia capace di prenderselo quello spazio quando ne ha occasione.

SEMPRE IN COMPETIZIONE

2013 e 2010 sono in competizione per tutto. E competere con 2010 non è nè facile nè bello, perchè lei deve vincere e se non vince….a volte picchia. Questa estate non è stato facile gestire questa cosa. Hanno bisogno di stare separate per poter stare insieme. Se stanno troppo insieme poi si picchiamo. Se invece si ritrovano dopo una giornata passata altrove riescono a giocare benissimo.

GRAZIE

Però 2013 devo, anzi dobbiamo, ringraziarla, perchè è lei che riesce a farci sentire buoni genitori, è lei che ci permette di pensare, che in fondo non siamo poi così pessimi come genitori, è lei che ci raccoglie quando diventiamo foglie secche al vento. Ogni tanto mi sento accusato di preferire e difendere 2013. Ma non posso farne a meno, perchè è come un fiore di campo. Bellissimo nella sua semplicità. Non è una rosa, bellissima ma delicatissima e bisognosa di tantissime cure, e non è un pianta rampicante che occupa tutta una parete. Lei è più un bucaneve.

PIENA DI SORPRESE

La cosa bella di 2013 è che ti regala sempre piacevoli sorprese. Essendo sempre distratti con le altre, spesso non ci accorgiamo di tutte le capacità e doti che ha. Ma lei te le fa notare, con semplicità, e tu rimane di stucco. 2013 è così, l’ultimo raggio di sole di un tramonto.

Commenti

  1. Stupenda descrizione di un papà attento e innamorato delle proprie figlie. Certo, ognuna ha il proprio carattere, la propria peculiarità, il proprio dono da coltivare e.... Il proprio modo di farsi sentire nel mondo. Penso che 2013 applichi strategie personali e anche di "adattamento" (adattamento non è proprio il termine giusto... Nel senso che se in alcuni casi si deve imporre per farsi notare, lo fa senza remore ecc) per farsi notare, perché ha compreso che se non si fa sentire alcune volte può passare inosservata ma non per cattiveria ma semplicemente perché è consapevole che si è in tante e ognuna vorrebbe prevalere, specie a quell'età. E se in due ci sono quelle scaramucce per imporsi, le urla per farsi sentire ecc, quell'atteggiamento di amo et odio, così naturale, che personalmente capisco bene visto che ho una sorella di solo un anno più grande, immagino in 3 cosa ne esce alle volte. Ma c'è tanto amore e il loro conflitto serve per legare sempre di più.
    Bella famiglia davvero.
    Complimenti

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  2. Ciao Emilia,
    grazie per il commento. Le tue osservazioni mi fanno sempre riflettere.
    Un carissimo saluto
    Lorenzo

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