RITORNARE A LAVORARE dopo la maternità
Oggi non vi parlo delle mie bimbe ma di mia moglie. Il mio amore. Qualche post fa ci avevo raccontato di come si sentiva, per il fatto di non lavorare più. In un'altra post vi avevo raccontato delle competenze che la maternità ti fa acquisire e che possono essere utili nel mondo del lavoro. In un'altro ancora vi avevo accennato al fatto che incominciava il nuovo lavoro. Ecco sono passati ca 2 mesi, e posso dire che non e stato facile per lei ritornare a lavorare dopo la maternità. Anzi. Due mesi difficili, notti insonni, ma coronati da un grande successo. La riconferma del posto di lavoro. Ma facciamo prima un passo indietro.
È bellissimo questo post di stima e amore verso tua moglie. Penso che sia il post più bello e sentito che tu abbia scritto.
RispondiEliminaComplimenti
Ciao Lorenzo, è bello leggere il racconto di come hai vissuto il "dramma interiore" di tua moglie ma soprattutto il tuo sostegno, la tua stima, il amore nei suoi confronti. Grazie per aver condiviso con noi lettori questa parte delicata ed importante della vostra vita.
RispondiEliminaGrazie
RispondiEliminaUn caro saluto
Lorenzo
Grazie per i complimenti.
RispondiEliminaIl "dramma interiore" lo ha vissuto lei, io ho potuto solo essere dalla sua parte.
Un caro saluto
Lorenzo
Che bello questo tuo post. Parla di amore in modo sincero, parla di autostima delle mamme, a cui non sempre viene facile valorizzarsi. E regala speranza. Bravo!
RispondiEliminaGrazie per il commento. Lo apprezzo veramente. Ho imparato a non dare per scontato nulla. Diventare ed essere mamma è molto diverso dal diventare ed essere papà. Il ruolo di madre è totalizzante, e molto difficile da equilibrare nella società di oggi, dove la solidarietà femminile si è un pò persa, o forse si cerca di nascondere per sopravvivere. Penso che il rapporto mamma-lavoro abbia ancora bisogno di grandi evoluzioni o meglio rivoluzioni. I biscottini che vengono proposti oggi non servono a dare alle madri il giusto valore.
RispondiEliminaSperiamo in un futuro....più materno
Un saluto
Lorenzo