In questi giorni si parla solo di ripartire. L'economia deve ripartire. Tutto deve ripartire. A no aspettate. Non tutto. La scuola non riparte. È stata la prima a chiudere e sarà l'ultima (forse) a ripartire. Quando chiusero le scuole dissi "hanno fatto chiudere la cosa più semplice, l'unica cosa che non incide sull'economia". Adesso tutti vogliono ripartire. Tutte le associazioni di categoria urlano la necessità di ripartire. Tutte spingono. Tutte. Anzi no. Non proprio tutte. Gli insegnanti non si sentono. Forse sono distratto io, ma proprio non li ho sentiti. I genitori si. Loro chiedono di ripartire con la scuola. Altrimenti a chi lasciano i figli quando riapriranno tutti i settori? Ai nonni? No! Loro in isolamento fino a data da destinarsi. E gli insegnanti dove sono. Perché non si fanno sentire? In fin dei conti anche loro sono a casa, non possono lavorare, sono senza stipendio. No, scusate, quello loro lo hanno sempre avuto. Però hanno continuato ad i
Ma dai, ho scritto una riflessione simile alla tua ma partendo dalle recite scolastiche. Vedo che non sono l'unica a vedere quanto crescono i bambini in senso interiore.
RispondiEliminaComunque è proprio vero, quando si diventa genitori tutto cambia e chi dice il contrario mente spudoratamente.
....anche le recite scolastiche, saggi di fine anno, concertini, etc.....sono quelle situazione che guardi i tuoi bimbi e rimani a bocca aperta, e con lacrima facile.....
RispondiEliminaUn saluto
Lorenzo