In questi giorni si parla solo di ripartire. L'economia deve ripartire. Tutto deve ripartire. A no aspettate. Non tutto. La scuola non riparte. È stata la prima a chiudere e sarà l'ultima (forse) a ripartire. Quando chiusero le scuole dissi "hanno fatto chiudere la cosa più semplice, l'unica cosa che non incide sull'economia". Adesso tutti vogliono ripartire. Tutte le associazioni di categoria urlano la necessità di ripartire. Tutte spingono. Tutte. Anzi no. Non proprio tutte. Gli insegnanti non si sentono. Forse sono distratto io, ma proprio non li ho sentiti. I genitori si. Loro chiedono di ripartire con la scuola. Altrimenti a chi lasciano i figli quando riapriranno tutti i settori? Ai nonni? No! Loro in isolamento fino a data da destinarsi. E gli insegnanti dove sono. Perché non si fanno sentire? In fin dei conti anche loro sono a casa, non possono lavorare, sono senza stipendio. No, scusate, quello loro lo hanno sempre avuto. Però hanno continuato ad i
Ciao Lorenzo, sai che il tema del tempo mi sta molto a cuore. Ti posso assicurare che anche per me è una sfida rincorrere i miei figli che crescono più velocemente di quanto possa fare io. Stargli dietro è sempre una fatica ma anche una sorpresa. A chi non piacerebbe fermare il tempo per gustarsi ogni piccolo momento? Un saluto
RispondiEliminaCiao Simone,
RispondiEliminafermare il tempo non sarebbe male. A me basterebbe avere un pò più di tempo. Sai quel tempo spensierato, quello che non aveva una fine dettata da un impegno che non si può rimandare. Sarebbe bello.
Un saluto
Lorenzo