IL PROBLEMA SEI TU



2010 è molto stanca, non fisicamente, ma psicologicamente. Come l’anno scorso gli ultimi mesi di scuola è spompa. Stanca. Continua a dire “non riesco a stare seduta tutto il giorno”.  2010 è un anima libera, più gli metti paletti, regole, compiti, e più si sente in gabbia e soffre. Il suo soffrire non è silenzioso (per fortuna), ma molto rumoroso e spesso ha delle vere e proprie crisi. L’ultima l’ha avuta qualche giorno fa. Non mi ricordo nemmeno per qualche motivo è iniziata so solo che ha iniziato a urlare, piangere ed ad un certo punto mi ha urlato “il problema sei tu”.

IL PROBLEMA SEI TU

Sentendo questa frase non ho avuto ne la forza, ne la voglia, ne il coraggio di controbattere. Mi sono preso questa cannonata nello stomaco e me ne sono stato zitto in silenzio. Spesso nel mio cervello mi dico che “il problema sono io” sono troppo rigido, pieno di doveri. Faccio fatica a lasciarmi andare e trasportare. Le regole di casa vanno rispettate. Gli orari vanno rispettati. Etc. Etc. Questo mio modo di fare non mi ha portato molto lontano nel ruolo di genitore, anche perchè, come vi ho già raccontato, le mie figlie non sono remissive ed hanno proprio un bel caratterino (e per fortuna).

ACCETTARE E CAMBIARE

Grazie alle mie bimbe il mio modo di essere è cambiato molto, però capita che ritorno sui vecchi passi, specialmente quando vedo troppo caos e voglio riportare l’ordine. Sentire pronunciare una frase che mi dico da solo, da mia figlia è stato uno schiaffo. Più di una volta abbiamo avuto l’impressione che nostra figlia ci leggesse nella mente. La sua ipersensibilità sul capire i pensieri degli altri è molto molto elevata e credo gli crei un sacco di confusione, perchè è solo una bambina e certi pensieri non li può capire.

PENSIERI PIU' GRANDI DI LEI

“Il problema sei tu”. Cosa dovrei fare? Indagare sul perchè lo ha detto? Lasciare perdere ed andare avanti? In fin dei conti è meglio che sfoghi tutte le emozioni piuttosto che tenerle dentro. Dopo un pò quando si è calmata alla mamma ha detto “sono stufa di essere così arrabbiata, voglio ridere non piangere”. Che dire. I bambini hanno una intelligenza emozionale molto sviluppata. E’ il tempo che la cancella. Non ha tutti per fortuna. Ma a molti. Troppi. Il compito di genitori è quello di favorire questa intelligenza emozionale non di eliminarla a favore di un falso quieto vivere. Grazie 2010 mi hai aperto nuovamente gli occhi. Rimango sempre in ascolto, anche se ascoltare a volte fa male.

Commenti

  1. Vorrei chiederti solo una cosa visto che descrivi seppure in modo sintetico 2010.. il suo non stare seduta per troppo tempo..il sentirsi arrabbiata perché forse ha bisogno di altre esigenze più grandi della sua età ma perfette per il suo intelletto....empatia...
    Ti sei mai chiesto di fare una ricerca più approfondita?
    In psicologia si chiama Plusdotazione che si dirama in dotato talentuoso e superdotato.
    Perché non leggi queste caratteristiche riguardo giusto per farti un idea.
    Puoi cercare Stepnet plusdotazione in Italia è una dei punti di riferimento per genitori di plusdotati.
    Leggi le caratteristiche che hanno e se riconosci in quelle tua figlia puoi contattarli magari anche per solo un colloquio niente di impegnativo.

    RispondiElimina
  2. Comunque potresti chiedere direttamente a lei a tu per tu magari concedendovi un po' d tempo insieme soli voi due il PERCHÉ di quella frase. Magari ha bisogno di confidarsi con te...

    RispondiElimina
  3. Ciao Emilia,
    2010 é speciale e lo sappiamo bene. Probabilmente senza 2010 non sarebbe nemmeno nato questo blog. Penso che di ricerche ne abbiamo fatto milioni ed abbiamo pensato anche al fatto che fosse plusdotata. Abbiamo anche parlato con molti esperti. E sicuramente nell'ambito linguistico ed artistico è molto dotata. 2010 é una ipersensibile. In vari post ho parlato dell'ipersensibilità. Lei ha anche la capacità di leggerti dentro e questo è forse la cosa che gli crea più confusione (infatti ha un ottimo rapporto con gli animali e loro con lei). Sono sicuro che lei ha già capito di essere "diversa" dagli altri, ma cerca in tutti i modi di uniformarsi per essere meglio accettata.
    Un caro saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina
  4. Ciao Emilia,
    il rapporto a due con 2010 è sempre perfetto. Lei ha proprio bisogno del rapporto a due. Se parliamo io e lei ci si riesce sempre a capire. Forse anche io preferisco i rapporti a due. Mi piacerebbe avere lo stesso feeling anche quando siamo tutti quanti insieme. E questo non è facile per 2010.
    Un caro saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina
  5. Povera 2010! A volte essere ipersensibili è un peso incredibile, soprattutto perché ti senti sempre in dovere di aiutare gli altri per farli stare bene. I momenti di rabbia sono positivi, secondo me, per riappropriarsi di una parte che rischia di essere messa troppo in disparte. Credo che 2010 abbia bisogno di qualcuno che la guidi nella comprensione di sé e sono quasi certa che questo qualcuno debba essere proprio tu.

    RispondiElimina
  6. Per ovviare a questo suo insoddisfacimento visto che non riesce ovviamente a uniformarsi con altri suoi coetanei potreste anche contattare una della associaziobibche ti ho suggerito in modo che anche gli insegnanti possano comunque aderire a un impegno su tua figlia per stimolata nel suo modo più appropriato e accettarsi e riscoprire e stare bene anche emotivamente con se stessa.
    Mia figlia ad esempio anche all asilo dovrà seguire una formazione aggiuntiva in base alle sue esigenze. Ora quando facciamo le schede a casa su come può gestire la sua potenzialità è più serena e sicura di è stessa e ha due anni e mezzo.
    Ci sono percorsi specifichi da poter seguire per rendere più equilibrata di questi bimbi che hanno una plus e che però hanno difficoltà ad adeguarsi e a comprendere come gestirsi e gestire il loro metodo visto che usano più un metodo arborescente che sequenziale e nelle scuole purtroppo si usa quello sequenziale ma il bimbo AP può comprenderlo aiutato con determinati percorsi formativi. Saranno più felici e soddisfatti.
    Scusa se magari posso sembrare arrogante ma il mio è solo una forma di confronto visto che siamo nella stessa barca da quello che ho compreso.
    In più esiste Lab talento e campi estivi per bambini e ragazzidorati e plusdotati ai quali poter partecipare.

    RispondiElimina
  7. Ciao Emilia,
    2010 riesce benissimo ad uniformarsi, anzi lo fa fin troppo bene. Questo suo sforzo poi viene scaricato a casa. Fortunamente lei é una bambina molto popolare a scuola e ben voluta da tutti compagni ed insegnanti. Se gli facessi fare una formazione aggiuntiva a scuola, si sentirebbe solo con i fari addosso (a questa età i bambini sono molto bravi a prendersi in giro) e questo le farebbe solo male. Per stimolarla ci sono per fortuna le attività extrascolastiche (sport, musica, campus estivi, etc) e la libertá artistica/creativa che gli lasciamo noi. Abbiamo avuto modo di parlare con molti esperti, e se posso essere sincere solo una é stata veramente in grado di aiutarci. In un modo molto semplice. Dicendoci che é una bambina normalissima, che ha bisogno di sfogare la sua creativitá, e che lascia dar sfogo molto bene alle sue emozioni. Adesso abbiamo anche imparato tutte le sfaccettature della "ipersensibilità" ed il nostro compito é farla diventare per lei una dote e non un peso.
    Comunque ti assicuro che non sei arrogante, sei una mamma che vuole il meglio per sua figlia e fai bene se tua figlia è felice.
    Un saluto a te ed a Maika.

    RispondiElimina
  8. Ciao,
    grazie per il commento. L'ipersensibilità non è facile da "gestire".....Gli ipersensibili sono un pò come i geodi. Fuori sembrano normali sassi, ma dentro celano una meraviglia. Concordo che la rabbia è meglio farla sfogare, così come tutte le emozioni.
    Un saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina
  9. Mi fai sempre riflettere. Non aver risposto è stato un atto di coraggio, di solito si tende ad andare sulle difensive... In ogni caso come tu stesso mi hai già fatto notare, la sensibilità è un dono, e - se posso permettermi - il problema sei tu, forse, ma il problema è anche la scuola. Non si possono tenere i bambini seduti otto ore al giorno.

    RispondiElimina
  10. Ciao Maddalena,
    nascondendosi dietro questioni "sicurezza" la scuola non permette ai bambini di correre e sfogarsi nelle ore di pausa. Ginnastica non la fanno più, se non qualche progetto. Osservo ogni giorno quanto i bambini hanno bisogno di stare all'aria aperta per giocare liberamente. Se posso essere sincero la scuola è tanto cambiata, ma non so se la direzione presa sia veramente quella corretta per i bambini......non sono un pedagogista, ma ho passato tanto tempo sui banchi di scuola.
    Un caro saluto
    Lorenzo

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

PAROLE PAROLE PAROLE

HO MAL DI TESTA

Nuovi equilibri e vecchi problemi