FATE LE BRAVE!

Quante volte, quando ero piccolo, mi sono sentito dire: “mi raccomando fai il bravo”, “fai il bravo”. Un miliardo di volte. Era un frase standard a prescindere se ti comportassi bene o male. Ed adesso che sono papà questa frase mi esce senza pensarci. Però le mie bimbe non sono come me. Se loro sentono quella frase allora partono con il test. Cosa è il test? Semplice provano a capire cosa significa bravo, facendo l’esatto contrario. Se poi mi scappa “se fate le brave poi si va a teatro” apriti cielo. Iniziano subito a fare tutto il contrario di tutto per vedere…..cosa devono fare per non andare a teatro (o da qualsiasi altra parte).

FATE LE BRAVE

Anche questa sera ho fatto lo stesso errore “se fate le brave tiro fuori la tv e guardiamo un film”. Cosa pensate sia successo..... che sono qua a scrivere sul blog e loro sono a letto a dormire. Sono riuscite a non fare le brave. Il problema che se non dico niente, se non prometto niente, loro si comportano normalmente, ossia sono brave. Anche se nel blog racconto quanto sono pesti, la gran parte delle volte sono brave. A volte penso di essere sbagliato io. Basta un piccolo evento negativo per far dimenticare dieci momenti positivi. Dovrebbe essere il contrario "Basta un piccolo evento positivo per far dimenticare dieci momenti negativi". Per ora non riesco, gli eventi negativi mi fanno dimenticare quelli positivi. Ma torniamo al tema del blog. “Fate le brave così…..”.

FRASI SENTITE MILLE VOLTE, RIPETUTE, MA DA CANCELLARE

Questa frase la devo cancellare, però mi esce spontanea. Comprare la bravura con un premio. Sono cresciuto così. Era la norma. Era normale. Ma mi sarei comportato bene anche senza premio, invece le mie bimbe se sentono la fatidica frase, non riescono ad accontentare il papà. Loro partono con il test. Ma poi per quale motivo si devono premiare i bambini per fare una cosa normale, ossia comportarsi correttamente. E impressionante come una frase apparentemente senza senso, detta tanto per dire, diventa un boomerang che ti si pianta sulla testa. “Se ti comporti bene” nella testa dei bambini diventa “allora io non mi comporto bene, allora cosa devo fare per comportarmi bene”. E’ una frase che fa confusione.

Eliminare quella frase dal mio cervello automatico, si perchè quelle frasi non le penso, escono per sentito dire (circa un miliardo di volte).

Dai, domani se si comportano bene, poi alla sera guardiamo un film…..ops ho fatto ancora lo stesso errore….

Commenti

  1. Ti dirò... le voci con cui siamo cresciute sono quasi indebellabili. Io di premi ne prometto pochi, così come di minacce. Eppure i "fate i bravi" sono frequenti. Secondo me non vanno eliminati, solo precisati: "sii gentile con tua sorella", "parla più piano", "lascia intero il divano e la macchinina di tuo fratello." :)

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  2. Hai ragione. Minacce e premi non servono a nulla. Sostituirli con le precisazioni è sicuramente un ottimo suggerimento. Provo a metterlo in pratica e vediamo cosa succede....
    Un saluto
    Lorenzo

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  3. Io non sopporto chi minaccia o promette cose ai figli per farsi ubbidire non è un metodo educativo buono. Nel primo caso se ti segue è per timore nel secondo caso è per compiacenza quindi non educa...preferisco il dialogo e le spiegazioni..
    Solitamente proprio come dici quando non si dice nulla va tutto bene e mi sono creata anche una specie DI risposta.. a volte siamo noi a prevenire ciò che in realtà potrebbe anche non verificarsi ma si verifica perché i bimbi pensano..ha detto questo allora mi devo comportare così.... mio marito molto spesso le dice Amore di papà non sbattere per terra però il nuovo giocattolo..beh cosa crediate che faccia puntualmente nostra figlia? Scaraventa il giocattolo a terra e ride giusto per vedere la reazione del genitore.. Allora dico a mio marito "ma perché ti ostini a dire a Maika di non fare una cosa che lei non pensava di fare? Anche xke lo sai che lei non lancia mai le cose lo fa perché indirettamente glielo suggerisci tu"...
    Limitiamoci a osservare solo in caso necessario è bene subentrare e discutere sul perché si ha avuto quella reazione e perché non la si fa...
    A volte è la nostra stessa apprensione ansia o paura a tirarci in brutto gioco

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  4. Ciao Emilia,
    concordo. Spesso siamo proprio noi a suggerire un comportamento sbagliato, dicendo proprio "non fare...". I bambini il "non" non lo sentono o non lo capiscono. Meglio sempre un suggerimento su quello che è corretto fare. Peró quando é difficile scrollarsi di dosso il modello educativo con cui siamo cresciuti.
    Un caro saluto
    Lorenzo

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  5. Purtroppo è vero e poi la velocità con cui siamo abituati a vivere oggi rispetto a un tempo non sempre ci permette di pensare prima di parlare e di fermarci in tempo per rettificare un pensiero. Forse basterebbe imporre a se stessi a fare più attenzione alle nostre parole prima che le.verbalizziamo e man mano si potrebbe anche riuscire a non commettere più questo tipo DI errore. In fondo siamo umani e non perfetti. Scrolliamoci almeno un po' di dosso e nella mente frasi negative con le quali siamo tutti cresciuti ricordandoci anche la sensazione negativa che provavano da piccoli ad ascoltarle. ri
    voluzioniamo il modo di educare in base alle esigenza e necessità di ogni nostro figlio.
    La strada ovviamente è ardua ma con coraggio e volontà tutto si può fare.

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  6. Riconoscere ed accettare i propri difetti/limiti/abitudini/errori è il primo passo per cambiare. Non è facile, ma se tutto fosse facile, sai che noia :-)
    Un saluto
    Lorenzo

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