IL PAPÀ (MA ANCHE LA MAMMA) È UN ATLETA
Non fatevi ingannare dal titolo, io non sono un atleta (e nemmeno il mio amore), faccio sport, ma non sono un atleta. Quello però che posso raccontarvi è che i papà (ed anche le mamme) sono come gli atleti, hanno bisogno di allenamento. La cosa però che differenzia il papà da un atleta è che il traguardo cambia sempre ed è fissato dalla crescita dei figli (delle figlie)
Io o tre figlie, 2010, 2013 e 2016 (ogni 3 anni abbiamo aggiunto un componente alla squadra "famiglia") e mi sono accorto quanto sia importante l’allenamento. Con la prima figlia, un papà si ritrova in una situazione paragonabile a fare il Mortirolo in bici dopo essersi allenato con la Playstation. Allora il papà inizia ad allenarsi, giorno dopo giorno. Quando è ormai pronto a fare il Mortirolo, parte, arriva in cima e…..si accorge che la salita non è finita ma continua, continua, continua.
Il papà (ed anche la mamma) allora è un atleta, o biatleta, o triatleta, o pentatleta, che deve allenarsi sempre, perché i figli (le figlie) crescono e tutte le certezze e conoscenze che uno può avere non saranno mai compatibili con i propri figli (le proprie figlie).
Loro sono loro non sono noi, e noi possiamo solo insegnargli che per raggiungere i traguardi della vita l’unica cosa da fare è allenarsi e provarci sempre.
ALLENAMENTO
Io o tre figlie, 2010, 2013 e 2016 (ogni 3 anni abbiamo aggiunto un componente alla squadra "famiglia") e mi sono accorto quanto sia importante l’allenamento. Con la prima figlia, un papà si ritrova in una situazione paragonabile a fare il Mortirolo in bici dopo essersi allenato con la Playstation. Allora il papà inizia ad allenarsi, giorno dopo giorno. Quando è ormai pronto a fare il Mortirolo, parte, arriva in cima e…..si accorge che la salita non è finita ma continua, continua, continua.
TRAGUARDI....MA QUANTI SONO???
Ecco con la prima figlia ogni volta che ero pronto, che avevo capito come funzionava, tutto cambiava, perché lei cresceva e cambiavano le sue necessità. E quindi ancora allenamento. Un allenamento però che porta sempre ad un traguardo che non è la fine, ma un nuovo inizio. Ed allora tutto questo allenamento a cosa serve? Beh, per le seconde e terze figlie! È per quello che ne ho fatte tre, perché così non mi sono allenato per niente :-).SEMPRE UN NUOVO INIZIO
Ed invece la cosa non è così banale. È vero con le altre figlie, è stato relativamente più semplice, però provate a fare la 50km di maratona e lo stesso giorno fare anche la 25km, e per non farci mancare niente anche i 10000 metri. Se la giornata inizia con la distanza più breve allora è facile, ma se si inizia con la maratona……Il papà (ed anche la mamma) allora è un atleta, o biatleta, o triatleta, o pentatleta, che deve allenarsi sempre, perché i figli (le figlie) crescono e tutte le certezze e conoscenze che uno può avere non saranno mai compatibili con i propri figli (le proprie figlie).
Loro sono loro non sono noi, e noi possiamo solo insegnargli che per raggiungere i traguardi della vita l’unica cosa da fare è allenarsi e provarci sempre.
Commenti
Posta un commento